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MotoGP-F1: calendari a confronto

Quello delle quattro ruote il campionato più "mondiale", le moto attaccate all'Europa

MotoGP: MotoGP-F1: calendari a confronto

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MotoGP e Formula 1 hanno pubblicato nei giorni scorsi i rispettivi calendari provvisori per la stagione 2013 e le quattro ruote mantengono il vantaggio per numero di appuntamenti in programma, per 20 Gran Premi contro 19. La partenza data è vicina, 17 marzo per Alonso e compagni, il 31 per Rossi e gli altri centauri, con la MotoGP che spegnerà i motori il 10 novembre e la F1 il 24. Ma al di là delle gare in programma, i due campionati hanno una scaletta completamente diversa, che rivela le loro differenze. Il motomondiale conferma l’Europa come il suo centro, su 19 GP sono 11 quelle che si correranno nel Vecchio Continente e soprattutto in Spagna e Italia. I due Paesi da soli valgono infatti quasi un terzo degli appuntamenti e se si aggiungono gli Stati Uniti, con tre tappe anche se il Texas è in attesa di conferma, si arriva a metà calendario in tre soli stati.

Tutto diverso per la Formula 1: che correrà in Europa solo 7 delle 20 gare in programma e nessuna nazione ospiterà più di un Gran Premio. Fra i due il più “mondiale” è proprio il calendario della quattro ruote, che viene disegnato con grande attenzione per i mercati che va a toccare. Se USA, Malesia, Giappone e Australia sono “in comune”, le altre trasferte extraeuropee sono sconosciute alla MotoGP. Cina (toccata e poi abbandonata dalla MotoGP), Bahrain, Canada, Singapore, Corea del Sud, India, Abu Dhabi e Brasile sono tappe che la MotoGP sembra non avere mai neppure preso in considerazione. Sono rappresentati di economie emergenti o comunque in buona salute dove sponsor e team sono interessati a farsi conoscere e avere visibilità. Una politica che invece il motomondiale non riesce ad avere, rimanendo fedele a GP sì storici ma che ormai offrono sempre meno sia per quanto riguarda il pubblico che gli investimenti di ritorno.

Quattro gare in Spagna, continuiamo a ripeterlo, sono ormai difficilmente giustificabili, se non per i soldi che arrivano nelle tasche dell’organizzatore. Nel 2013 ci sarebbe stata la possibilità di un taglio in questo senso, con due nuovi GP in arrivo, ma si è comunque deciso di continuare sulla stessa strada. Si preferisce non rischiare, come ha invece fatto la SBK con la Russia, rimanendo attaccati allo stesso, vecchio, calendario, mentre la F1 riesce a innovarsi. Ne è un esempio il nuovo circuito del New Jersey, l’ennesimo cittadino (insieme allo scomparso Valencia, lo storico Monte Carlo e l’affascinante Marina Bay) che centra l’obiettivo di portare le gare nel cuore della città, la pista al pubblico e non viceversa. Per le moto non è così semplice, visti i diversi standard di sicurezza richiesti, ma bisognerebbe pensare seriamente a delle novità per non lasciare le tribune sempre più vuote.

La Formula 1 non sarà un campionato perfetto, ma ha dimostrato negli ultimi anni di potere e sapere cambiare. Uno dei più grandi difetti, la mancanza di spettacolarità, è stato corretto cambiando i regolamenti, un’altra cosa che la MotoGP non sembra in grado di fare. La ricetta è quella di offrire gare combattute corse in paesi che possono dare un ritorno economico e di immagine. Il risultato è che in questa stagione la F1 ha avuto 8 vincitori diversi, la MotoGP solo 3. Facile capire chi sta andando nella giusta direzione.

I due campionati avranno comunque qualche occasione di confronto diretto anche nel 2013, con 6 GP concomitanti. Per la maggior parte non ci saranno sovrapposizioni grazie al fuso orario, ma nel caso la MotoGP saprà spostare il suo orario di partenza come capitato più volte in passato. Ubi maior minor cessat.

P.S. Un altro paio di appunti, la Formula 1 riesce anche con più Gran Premi a evitare tre gare di seguito, la MotoGP invece non ci rinuncerà neanche nel 2013. Una scelta discutibile, che non permette ai piloti infortunati di potere recuperare. Inoltre le quattro ruote andranno in vacanza per tutto agosto, segno che il pubblico nel mese tradizionalmente dedicato alle ferie non ha molta voglia di passare i caldi pomeriggi davanti alla tv. La MotoGP invece andrà in pista due volte. Se si vuole copiare dei fratelli “più grandi”, non sarebbe meglio, almeno, farlo con le buone idee?

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