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Taglio di Giudici di Pace: mazzata sui ricorsi

Sempre più difficile opporsi a una multa

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Non bastava la tassa sul ricorso al Giudice di Pace, o il dimezzamento dei tempi per opporsi contro una multa: arriva un’altra mazzata su chi prende una multa ingiusta. Infatti, sono 667 gli uffici dei Giudice di Pace soppressi: lo prevede il decreto legislativo 7 settembre 2012, numero 156 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 12 settembre 2012, numero 213) recante "Revisione delle circoscrizioni giudiziarie - Uffici dei giudici di pace", a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, numero 148. La revisione della geografia giudiziaria include la soppressione di 31 Tribunali, 31 Procure, 220 sezioni distaccate di Tribunale.

Il tutto in nome della spending review, tagliare a tutto spiano per far risparmiare allo Stato. Al di là di qualche facile ironia (ma i tagli agli stipendi dei politici quando arrivano?), c’è da soffermarsi su quest’ennesima batosta per il guidatore che intende ricorrere contro una multa. Si pensi a un motociclista che vive in un paese di provincia e che deve macinare i chilometri per andare a discutere una causa nell’unico ufficio presente in zona (c’è l’obbligo di presenziare all’uduenza). Si pensi inoltre ai tempi per attendere una sentenza: già ora sono biblici, figuriamoci in futuro quanto si dovrà aspettare per vedersi riconoscere un diritto, l’annullamento di una multa illegittima.

A trionfare, invece, sono i Comuni, che avranno ancora meno seccature: meno ricorsi, più incassi per autovelox e varie telecamere sparse ovunque. Sì, c’è l’alternativa del Prefetto; ma se perdi, paghi il doppio della multa... È un’alternativa teorica, che fa comodo alle amministrazioni locali.

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