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Rca: truffe uguale rincari

Nel 2011, oltre 54.502 incidenti falsi

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Sapete chi dovete ringraziare se le Rca sono così alte? Le bande degli incidenti fasulli. Sarà magari vero, come adombra qualcuno, che le Assicurazioni adottano la scusa dei sinistri falsi per far lievitare i premi Rca, ma indubbiamente il fenomeno è rilevante. Nel 2011, l’incidenza dei sinistri riconducibili a fenomeni criminosi a danno delle Imprese registra una lieve riduzione rispetto all’anno precedente: sono dati Isvap (l’autorità di vigillanza sulle Assicurazioni). Infatti, tali sinistri sono stati 54.502, con un’incidenza del 2,04% sulla globalità dei sinistri del ramo (2,30% nel 2010), per un importo di 281,9 milioni di euro, pari al 2,42% dell’ammontare complessivo dei risarcimenti (come nel 2010) e all’1,59% dei premi del ramo (1,77% nel 2010).

Ed ecco perché al Sud si viene ancora più penalizzati. L’analisi a livello territoriale continua a evidenziare un impatto più marcato del fenomeno in alcune aree dell’Italia meridionale e insulare. In Campania si osserva che il 7,32% dei sinistri e l’8,91% degli importi dei risarcimenti sono riconducibili a fenomeni criminosi a danno delle Imprese (nel 2010
rispettivamente il 9,58% e il 10,22%), in Puglia il 6,17% degli incidenti e il 6,08% degli importi (nel 2010 rispettivamente il 5,93% e il 6,24%), in Calabria il 4,52% dei sinistri ed il 6,16% dei risarcimenti (nel 2010 rispettivamente il 4,15% e il 4,52%), in Sicilia siamo a quota 2,82% e
4,03% (nel 2010 il 2,84% sia dei sinistri che degli importi) e in Basilicata il 2,85% dei sinistri ed il 3,26% degli importi dei risarcimenti (nel 2010 rispettivamente il 2,52% e il 3,57%).

I sinistri a carattere criminoso registrano tassi di incidenza più elevati rispetto alla media
nazionale in alcune regioni dell’Italia centrale
, meridionale e insulare: in Puglia con il 2,31% dei sinistri e il 7,72% dei risarcimenti (nel 2010 il 3,66% dei sinistri e il 5,06% dei risarcimenti), in Campania con l’1,89% degli incidenti e il 3,91% degli importi dei risarcimenti (nel 2010 il 4,11% e il 4,52%), nel Molise con lo 0,70% dei sinistri e il 4,88% dei risarcimenti (lo 0,71% e l’8,01% nel 2010), in Sicilia con lo 0,72% dei sinistri e il 2,14% degli importi (l’1,37% e il 2,12% nel 2010), nel Lazio con lo 0,52% dei sinistri e il 2,11% degli importi (1,22% e il 2,23% nel 2010) e in Calabria con lo 0,40% dei sinistri ed il 3,15% degli importi (l’1,23% e il 3,13% nel 2010).

Ma c’è un però. La Legge liberalizzazioni di fine marzo 2012 nega il risarcimento a chi non prova i postumi delle lesioni fisiche, con esami clinici: le truffe spariranno (per quanto concerne le ferite di lieve entità), e quindi ci si attende forti ribassi tariffari. Ve ne daremo conto.

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