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Nuova Ninja ZX6R: ritorno al futuro

Nuovo propulsore da 636cc ed elettronica evoluta per la media giapponese

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Potremmo parlare di ritorno al futuro. Già, perchè ben 10 anni fa, la Kawasaki decise di introdurre, nella guerra tra le medie cilindrate che di li a poco avrebbe avuto il suo apice, la cilindrata da 636cc alla sua ZX6R, prima con la versione 2002, con linee più morbide e stradali, ed in seguito con la rivoluzione del 2003, sfornando un doppio modello: 599cc per la ZX6RR e 636 per la ZX6R. La cubatura aggiuntiva fu in seguito accantonata a partire dal modello 2007, con Akashi che, passo dopo passo, riuscì a produrre una media supersportiva sempre più prestazionale, tanto da diventare protagonista principale del campionato mondiale Supersport.

Per il 2013 però, Kawasaki ha deciso di effettuare un ritorno al futuro, tornando alla cubatura da 636cc. Questa però è solo una delle molteplici novità della nuova ZX6R 2013.

CAVALLI IN PIU' - Partiamo ovviamente dal propulsore che, con l'aumento di cilindrata, sforna una potenza di 131 cavalli a 13.500 giri/min e 137 con il RAM in pressione, oltre ad una coppia di 71 Nm a 11.500 giri/min. Il motore ora ha chiaramente una corsa più lunga, che passa da 67,0 x 42,5 mm a 67,0 x 45,1 mm. Rivisti conseguentemente i condotti di aspirazione e scarico, con il primo più largo in prossimità dei corpi farfallati, mentre il secondo è più largo in prossimità delle valvole di scarico. Modificati anche gli alberi a camme, con un aumento del tempo di alzata delle valvole (sia di aspirazione che di scarico). Il pistone è ora più robusto con un mantello che ha ora un rivestimento al molibdeno, per migliorare l'attrito e facilitare il rodaggio del motore. Aumentato anche il volume della scatola del filtro, che passa da 4.530 cm3 a 5.090 cm3, mentre i cornetti d'aspirazione, ora singoli, sono più lunghi ed hanno forme differenti. Novità anche per il generatore - ora con un peso di 175g - con bobine modificate per generare meno calore, ridurre la perdita meccanica.

DOPPIA MAPPA - Due le mappature del motore: Full e Low. L'erogazione ai bassi regimi rimane la stessa, ma la modalità Low limita di circa  l'80% rispetto alla modalità Full, offrendo una risposta all'acceleratore più morbida e delicata. In aggiunta, il sistema riesce a distinguere tra impennate di coppia, che risultano omogenee, e impennate non volute, improvvise, che possono dare adito a situazioni non volute e pericolose. Nelle modalità 1 e 2, le impennate di coppia sono accettate dal sistema, mentre le impennate improvvise attivano il sistema. La modalità 3 invece impedisce qualsiasi tipo di impennata.

ANTISALTELLAMENTO DI SERIE - La frizione è il secondo capitolo su cui i tecnici di Akashi si sono dedicati. Totalmente nuova, è servoassistita con sistema antisaltellatmento F.C.C. Nello specifico, la frizione utilizza due tipi di camme. Quando il motore è a regimi normali, la prima camma funziona da dispositivo servoassistito, avvicinando il mozzo della frizione al piatto spingidisco per premere sui dischi. In caso di scalata e frenata piuttosto accentuata, entra in azione la camma antislittamento allontanando il mozzo e il piatto spingidisco, diminuendo la pressione sui dischi-frizione e riducendo quindi la coppia in scalata. Il mozzo della frizione è stato modificato: se precedentemente era in acciaio, ora è in alluminio, con un risparmio in termini di peso pari a 600g. E' stata inoltre accorciata la prima marcia. Per quanto concerne la trasmissione finale, questa è stata dotata di fori di alleggerimento sulle piastre interne delle maglie per risparmiare ulteriori 150 grammi.

CICLISTICA E FRENI- Per quanto concerne la sezione "ciclistica", bisogna annotare che il telaio, il forcellone ed il telaietto reggisella sono gli stessi dell'ultimo modello. Cosa cambia allora? Innanzitutto l'inclinazione dello sterzo, che passa da 24 a 23,5 gradi; conseguentemente gli steli della forcella ora sono posizionato 2mm più in alto. Ridisegnato il paraolio del piantone di sterzo per ridurre l'attrito e aumentare la maneggevolezza. Capitolo forcelle: i tecnici Kawasaki, hanno dotato la nuova ZX6R di una forca di nuova generazione definita SFF-BP (Separate Function Fork - Big Piston), grazie all'apporto di Showa e BPF. Dotata di molle su entrambi i lati, questa forcella permette la regolazione del precarico sullo stelo sinistro, e dell'idraulica sullo stelo destro. In questo modo una regolazione sarà valida per entrambi gli steli. 1,7 mm è lo spessore degli steli, per una riduzione del peso pari a 200g.

Rimane sostanzialmente invariato invece il mono posteriore, (sempre regolabile in precarico e smorzamento in estensione e compressione) anche se è stata modificata la lunghezza della molla che passa da 190mm a 215mm. Il carico della molla stessa è però ora più morbido, ed i rapporti di leva sono più elevati. La volontà, da parte dei tecnici in verde, è stata quella di ottimizzare la moto anche per un utilizzo stradale, in virtù proprio di una maggiore cubatura.

Pinze monoblocco Nissin ad attacco radiale compongono l'impianto frenante della ZX6R, in questa versione più leggere complessivamente di 90g, e che lavorano con dischi anteriori semi-flottanti a margherita da 310mm. Al posteriore invece troviamo un disco-freno a margherita da 220mm.

TRACTION CONTROL - Una delle maggiori novità riguarda sicuramente il sistema di controllo di trazione KTRC, installato sulla ZX6R, e ripreso dalla ZZR1400 (più evoluto rispetto a quello che si trova sulla ZX10R). Le combinazioni di regolazione sono ben 5. Questo traction control riunisce i migliori elementi dei sistemi di controllo Kawasaki, l' S-KTRC ed il KTRC. Tre modalità di attivazione: le prime due hanno come obiettivo la massima accelerazione, lasciando una lieve perdita di aderenza: la centralina infatti monitora ogni 5 millisecondi, ed il controllo passa per la fasatura dell'accelerazione. In modalità 3 invece, in caso di slittamento eccessivo della ruota posteriore, interviene attraverso tre vie: fasatura dell'accensione, apporto del carburante e flusso d'aria. In questo modo la potenza del motore viene ridotta e la gomma può riacquistare aderenza.

ABS KIBS - Sulla nuova ZX6R è stato installato un sistema a più sensori che riceve impulsi e segnali da vari componenti della moto, il KIBS. Si tratta di un'evoluzione dell'ABS: oltre ai sensori posti sulle due ruote per il rilevamento della velocità, questo sistema tiene sotto controllo anche la pressione idraulica delle pinze freno anteriori, e ulteriori informazioni provenienti direttamente dall'ECU del motore, come la posizione della valvola a farfalla, la velocità del motore stesso, la marcia inserita e l'attivazione della frizione.

DESIGN - Ultimo ma non ultimo, parliamo del design, che riprende la strada stilistica della sorella da 1000cc. Si nota infatti fin da subito la presa d'aria dell'air-box in mezzo ai due fari, ora ben più ampia e un pò più squadrata. La carenatura laterale è stata oggetto di studio e rivisitazione, così come gli specchietti retrovisori. Le colorazioni previste sono due: la più classica Lime Green / Metallic Spark Black e la bianca Pearl Flat Stardust White / Flat Ebony. Il peso della nuova ZX6R è di 192 kg, che salgono a 194 se viene montato anche il sistema ABS.

 


 

KAWASAKI ZX6R OFFICIAL VIDEO 


 


 

 


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