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SBK: Capolavoro di Biaggi

Gara1: Grande prova di Max. E' nuovamente in testa al mondiale. Cade Melandri

SBK: SBK: Capolavoro di Biaggi

Un vero capolavoro di Max Biaggi, non solo nella guida ma anche nella strategia che sin dal venerdì era di attacco. Dopo aver lavorato con grande determinazione per tutto il week end, girando sempre fortissimo, Max ha conquistato anche una meritatissima vittoria che lo riporta in testa al mondiale.

Caduta di Melandri che ha provato a stare con Max e Sykes ma è finito in terra perdendo la leadership rimanendo comunque a sei punti e mezzo dal Corsaro. Sfortunato Sykes, penalizzato dalle gomme, che rimane comunque in zona aritmetica per il titolo (-29,5).

LOTTA A TRE - Max Biaggi è velocissimo ed arriva per primo alla staccata della prima curva ma è Tom Sykes ad uscire in testa seguito da Max e Laverty. Cade pesantemente Michel Fabrizio mentre davanti Melandri si pone al terzo posto cercando di non farsi staccare da Sykes e Biaggi.

Fugati i dubbi su una ipotesi di partenza anticipata di Melandri, c'è da seguire l'attacco di Biaggi al pilota della Kawasaki, mentre cadono anche Checa e Rea.

Come previsto sono i primi tre del mondiale a guidare la corsa, seguiti dalle altre due Aprilia di Laverty e Davies che potrebbero essere utili nel gioco di squadra.

Purtroppo, al quarto giro esce di scena anche Davide Giugliano che era in sesta posizione davanti ad Haslam e Baz. Leon Camier costretto a partire dall'ultimo posto in griglia per una perdita d'olio, risolta ai box, risale fino al decimo posto.

Biaggi sembra preferire la seconda posizione lasciando a Sykes il compito di guidare la corsa in queste prime battute. Che Max ha margine lo dimostra il miglior tempo sul giro con record (1'55"267).

Al sesto giro altro colpo di scena: cade Marco Melandri e per lui la corsa è finita!

BIAGGI ALL'ATTACCO - L'assenza del suo più diretta avversario non cambia la determinazione di Max che prova a passare (senza successo) Sykes alla staccata dopo il traguardo. Biaggi non può trascurare nemmeno il britannico che è ancora aritmeticamente in lizza per il titolo.

Alle spalle dei due ci sono Laverty e Davies, in lotta tra loto, mentre Haslam e Baz sono in lotta per il quinto posto che devono difendere dall'attacco di Guintoli.

A metà corsa Biaggi continua a far vedere la propria ruota a Sykes nelle staccate che potrebbe apparire un'azione di disturbo ma all'11° giro Max passa al comando approfittando anche del consumo della gomma posteriore del britannico.

Passato al comando, Biaggi allunga mentre Laverty e Davies si avvicinano a Sykes che gira con tempi più alti dei suoi avversari (circa un secondo).

Dietro Camier è in grande recupero ed è in settima posizione alle spalle di Guintoli che non riesce ad avvicinarsi a Loris Baz (quinto).

SYKES IN DIFFICOLTA' - La gomma posteriore limita Sykes e il britannico nulla può fare per respingere l'attacco di Laverty e Davies che lo superano quasi senza difficoltà.

Max Biaggi vola solitario con oltre tre secondi di margine sui suoi avversari e si avvia a conquistare una vittoria importantissima che nessuno è stato in grado di mettere in discussione.

A tre giri dal termine cade Loris Baz che si difendeva dagli attacchi di Camier e Guintoli. Il migliore degli italiani è Lorenzo Zanetti, ottavo, davanti a Badovini.

TRIONFO APRILIA - Superato il brivido di un penultimo giro lento, Max Biaggi taglia il traguardo di una gara che lo riporta in testa al mondiale, seguito al Nurburgring da altre due RSV4 guidate da Laverty e Davies che si contendono il secondo posto fino sul traguardo.

Sykes conclude al quarto posto davanti a Camier e Guintoli. Da sottolineare il dodicesimo posto di Carlos Checa rientrato in pista dopo la caduta.

Nel mondiale, ora, Biaggi è in testa con 315 punti davanti a Melandri (308,5) e Sykes (280,5).


LA CLASSIFICA DELLA GARA

1. Biaggi (Aprilia) in 38'52.751 media 158.553 kmh; 2. Laverty (Aprilia) 3.027; 3. Davies (Aprilia) 3.127; 4. Sykes (Kawasaki) 12.306; 5. Camier (Suzuki) 14.131; 6. Guintoli (Ducati) 19.523; 7. Haslam (BMW) 27.017; 8. Zanetti (Ducati) 33.116; 9. Badovini (BMW) 34.937; 10. Aoyama (Honda) 39.132; 11. Berger (Ducati) 41.000; 12. Checa (Ducati) 41.125; 13. Hopkins (Suzuki) 46.925; 14. Lanzi (Ducati) 54.659; 15. McCormick (Ducati) 56.342; 16. Lundh (Kawasaki) 1'09.730; 17. Brignola (BMW) 1'43.679.


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