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Moto2 2012: Màrquez verso il Titolo

Lo spagnolo è imprendibile. Espargarò è troppo lontano, ma...

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Per esigenze di spazio (non certo perchè questa categoria non sia importante, anzi), parliamo troppo poco della Moto2, classe che "lancia" i giovani piloti verso la categoria top, la MotoGP. Mancano ancora sei gare alla fine del Campionato 2012, ma il nome che appare in classifica è uno solo, quello dello spagnolo del Team Catalunya Caixa Repsol, il numero 93 Marc Màrquez.

Il pilota della Suter è a quota 213 punti nella classifica generale, ben 48 lunghezze di vantaggio sul compaesano Pol Espargarò (165 punti) e 57 dal terzo, lo svizzero Thomas Luthi. Del resto, Màrquez può contare su sei vittorie fin'ora, mentre Esparagarò soltanto due e Luthi una sola.

Marc potrebbe dunque portare a casa il Titolo Moto2 2012, in modo da arrivare in MotoGP (ricordiamo che è stata annullata la "regola del Rookie", cavillo che escludeva la possibilità di guidare una moto non satellite per l'anno di esordio in MotoGP), al fianco di Dani Pedrosa nel Team Honda Repsol 2013 come Campione.

Quest'anno Marc Màrquez non è solo il migliore in gara, ma anche nelle qualifiche. Le statistiche parlano chiaro: sei pole per lui, contro quattro per Espargaro e una per Luthi. Sarà lui a vincere quest'anno? Non si può certo sapere, i punti in palio sono ancora molti (150 totali per sei gare) e in due mesi può accadere di tutto (ricordiamo che l'ultima gara avverrà l'11 novembre con il GP della Comunitad Valenciana).

Quanto agli italiani, si "soffre". Il migliore è Andrea Iannone, che con i suoi 149 punti è quarto in classifica. Il pilota dello Speed Master Team alla sua terza stagione in Moto2, ha messo in tasca due vittorie (GP di Catalunya e GP d'Italia) e due secondi posti (GP del Qatar e al TT Assen), senza conquistare pole position (secondo posto nel GP di Gran Bretagna è il miglior piazzamento per questa stagione) e nessun giro veloce, cosa che invece nel 2011 gli riuscì per ben sette volte (nel 2010 furono sei), comunque non abbastanza per contrastare il dominio di Marc Màrquez e soci. Certo, per Andrea, i prossimi Gran Premi non sono certo tra i suoi favoriti, ad eccezione di quello giapponese, dove l'anno scorso ha vinto, tra l'altro migliorando il tempo di gara dell'anno precedente, ottenuto da Toni Elias (43"25.007 dell'italiano, contro 44"16.777 dello spagnolo).

Image copyright: Getty Images

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