La Russia aspetta un campione in SBK

Sarà una data storica, quella del 26 agosto: sul Moscow circuit si disputerà la prima gara iridata di motociclismo di velocità in Russia.

Anche se all'Est si è corso praticamente da sempre (ricordiamo, tra gli altri, i Pran Premi di Cecoslovacchia - poi diventati della Repubblica Ceca - o di Ungheria) ma non sono mai state disputate gare iridate in uno dei Paesi più importanti - politicamente ed economicamente - del mondo.

Il clima, certamente non aiuta ma già si è visto che la passione per la moto potrebbe avere grande sviluppo. E questo è dimostrato anche dalla risonanza che il round russo della Superbike sta avendo in quel Paese.

Eppure la storia motociclistica di velocità ha visto la presenza addirittura di moto russe che hanno partecipato negli anni 60 alle gare di campionato del mondo. Si trattava di mezzi che dovevano, nelle intenzioni dei russi, contrastare la tecnologia europea e giapponese. Dopo aver realizzato una 250 dalla quale fu ricavata una 350, furono costruite delle quattro cilindri quattro tempi 350 divenute poi 500. Nella mezzolitro le Vostok conquistarono nel 1968 un quarto posto sul circuito di Imatra (Finlandia) con il pilota russo Sevostyanov, mentre l'anno successivo l'altro russo Kiisa, finì decimo al Sachsering (Germania Est).

Per arrivare a tempi più recenti, sulla scia dei piloti cechi, ungheresi, polacchi sono arrivati anche quelli russi a cominciare da Eduard Blokhin e Oleg Pozdneev (team Rivamoto) che hanno corso nel 2011 nella Supersport con risultati poco esaltanti, diversamente dal  venticinquenne Vladimir Leonov (Yaknich Motorsport) (nella foto) che sembra avere maggiori possibilità di ben figurare come dimostrano le gare sinora disputate.

Un grande impulso all'attività velocistica in Russia potrebbe darlo il circuito di Mosca che inaugurato nel luglio scorso con una gara di auto, ha ricevuto l'omologazione di tipo B dalla FIM, che gli consente di poter ospitare la gara di Mondiale Superbike.