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MotoGP: Pedrosa domina a Indianapolis

Lo spagnolo vince in fuga su Lorenzo e Dovizioso. Stoner 4º, Rossi 7º

MotoGP: MotoGP: Pedrosa domina a Indianapolis

Con una lunga cavalcata trionfale, Dani Pedrosa si è aggiudicato l'undicesimo appuntamento della stagione MotoGP, andato in scena ad Indianapolis. Lo spagnolo, alla seconda vittoria stagionale, ha così limato lo svantaggio nella classifica iridata, dove Lorenzo (oggi 2º) continua a comandare con 18 punti di vantaggio sul connazionale. Sul podio anche Andrea Dovizioso, che sul finale ha piegato la resistenza di uno stoico Casey Stoner che ha corso con i legamenti della caviglia destra rotti.

"Fare un altro podio è sempre importante – ha detto DoviziosoÈ stata una gara dura, per via del circuito e delle temperature. Non sono stato costante coi tempi. All'inizio non riuscivo a tenere il passo e poi quando Spies ha rotto il motore ho perso tempo perché non si vedeva niente per via del fumo".

LA GARA – Scatta bene Spies, che si porta in testa davanti a Pedrosa, Dovizioso, Lorenzo, e Bradl. Non forza Stoner, ottavo davanti a Rossi. Cade invece Mattia Pasini, che era stato fin qui stabilmente il migliore italiano in CRT, e si ritirano subito Danilo Petrucci e Michele Pirro per problemi al motore.

Spies e Pedrosa vanno subito in fuga, mettendo un secondo abbondante tra loro e Lorenzo, partito con gomma morbida al posteriore facendo una scelta in controtendenza. Dovizioso è quarto con un piccolo margine su Bradl, Bautista, Stoner e Crutchlow, mentre Rossi perde contatto con gli inseguitori e naviga solitario ai margini della Top 10.

Dopo aver passato Spies, Pedrosa prende subito 1''3 di vantaggio. L'americano rompe poi il motore, l'ennesimo capitolo sfortunato di quella che sembra una stagione maledetta. A dispetto della caviglia destra in condizioni tutt'altro che ottimali, Stoner si libera di Bautista e Bradl mettendosi a caccia di Andrea Dovizioso, in 3ª posizione. Problemi per Rossi, la cui Ducati soffre nuovamente l'aumento pomeridiano delle temperature: Valentino compie addirittura un giro in 1'46, più lento anche del ritmo gara delle CRT.

A metà gara, Pedrosa fa gara solitaria con 2''5 di vantaggio su Lorenzo. Lo spagnolo fa segnare il proprio miglior giro alla 13ª tornata prima di alzare i propri riferimenti e bandiera bianca quando Pedrosa fa registrare il giro record di 1'39.088. Più indietro, Stoner difende la terza posizione davanti a Dovizioso, Bautista e Bradl. La prima Ducati in classifica è quella di Rossi, settimo.

A 7 giri dal termine Dovizioso passa agilmente Stoner, portandosi in 3ª posizione provvisoria. L'ultimo gradino del podio è l'unico rimasto incerto, con l'australiano che stringe i denti e non molla la presa.

Nessuna sorpresa da qui alla fine, con Pedrosa che vince con autorità partendo dalla pole position (non accadeva dal GP di Misano 2010). A completare l'hat trick, lo spagnolo segna anche il nuovo record del circuito (1'39.088). Lorenzo deve accontentarsi della seconda posizione, perdendo 5 punti sul connazionale ma mantenendo comunque 18 lunghezze di vantaggio nella classifica iridata.

"È stato un fine settimana complicato per noi – ha detto il Lorenzo – Siamo migliorati nelle qualifiche, ma non abbastanza per lottare con Dani. A fine gara lui era molto più costante sul passo. Rimane un buon risultato per il campionato".

Quinto podio stagionale sulla Yamaha satellite del team Tech3 per Dovizioso. Medaglia al valore per Casey Stoner, che ha raccolto, stremato, un quarto posto insperato dopo la brutta botta della vigilia, limitando in qualche modo i danni per la corsa al titolo (- 39).

Alla prima uscita con Ducati da separato in casa, Valentino Rossi ha raccolto il 7º posto accusando 57 secondi di ritardo da Pedrosa e 27 da Bradl, 6º. Il divorzio, consumato anzitempo, sembra pericolosamente destinato ad una lunga e imbarazzante convivenza prima che i due vadano a vivere sotto tetti diversi.

Ritirati anche De Puniet e Crutchlow. La classifica della MotoGP:


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