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SBK: Silverstone prossimo venturo

Proviamo ad immaginare cosa accadrà nelle gare inglesi

SBK: SBK: Silverstone prossimo venturo

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Che succederà nelle due gare di Silverstone? Raramente si è vissuta una vigilia così carica di punti interrogativi. Vediamoli, uno per uno.

1. Meteo - Il warm up è stato asciutto ma il servizio meteo inglese prevede che cominci a piovere alle 12, cioè in contemporanea con il primo via. Nelle ore successive sono previste schiarite e temporali intorno all'orario di gara due. Un rompicapo.

2. Pioggia - Le due giornate di prova sono state disturbate dal maltempo ma in nessuna sessione i piloti hanno girato con pista completamente bagnata. Ricordiamo che la Pirelli ha portato una soluzione full rain e un'altra intermedia.

3. Lotteria – Non da escludere che si ripetano le incredibili condizioni della Superpole 2: in alcune curve pioveva forte, in altre poco e in altre ancora per nulla, e lì l' asfalto era solo umido. Silverstone è un tracciato molto lungo (5.903 metri), con curve di ogni genere. Non dev'essere piacevole lanciarsi verso la “S” di Becketts senza sapere bene che tipo di aderenza troverai rispetto al giro prima...

4. Aderenza – Le due manche sono  lunghe (18 giri) e la pista molto veloce: se non piove forte c'è forte rischio che le full wet si deteriorino in fretta. “Nelle stesse condizioni della Superpole noi potremmo fare 4-5 giri al massimo” ha rivelato Melandri dopo la qualifica.

5. Asciutto – Il maltempo ha anche impedito di verificare il comportamento degli pneumatici in caso di gara asciutto. Di solito questo tipo di prova viene effettuato nella sessione che precede la Superpole ma in 45 minuti. Ma ieri le condizioni di aderenza e temperatura  sono cambiate durante il turno, per cui non è stato possibile avere un'idea precisa di competitività e consumo. Per l'asciutto la Pirelli ha portato tre soluzioni: due collaudate (P1060 e R302) oltre alla R551 vista  in precedenza solo a Donington e usata da pochi.

Sykes crash6. Assetto – Quest'anno, senza muletto, è diventato quasi impossibile far fronte al meteo variabile. Prepari la moto per l'asciutto (elettronica, sospensioni, geometria) e invece dopo un attimo ti trovi in pista nel diluvio. O viceversa, ovviamente. E' difficile che oggi il tempo si stabilizzi (o tutto wet o tutto asciutto) per cui c'è la forte possibilità che molti si trovino a correre con assetti improvvisati all'ultimo istante, o magari sbagliati.

7. Mine vaganti – In tutto questo casino che quelli che rischiano di più sono Max Biaggi e Marco Melandri, gli uomini di classifica. Silverstone invece protrebbe rivelarsi un jolly per Tom Sykes, a -59 punti dal capolista Max, e Carlos Checa, a -67. Se azzeccano la giornata giusta, potrebbero fare clamoroso break che li riporterebbe in piena bagarre per il successo finale. Dopo Silverstone mancheranno 4 round (8 gare), per complessivi 200 punti.

8. Fattore Ducati – Anno scorso Carlos Checa fece il vuoto (sull'asciutto) e anche stavolta Silverstone si sta rivelando molto amica della 2V bolognese. Che sfrutta la dolcezza dell'erogazione per fiondarsi fuori dalle curve a medio raggio e non perde eccessivamente terreno nell'unico vero rettilineo, l'Hangar Straight. Vanno particolarmente forte le 1198R di Checa e Giugliano che hanno un'elettronica (ufficiale) più sofisticata dei clienti. Un asso nella manica.

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