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Mandello: abbattuta la ex Mensa Moto Guzzi

E' polemica in paese:l'amministrazione comunale avvisa l'autorità giudiziaria

Moto - News: Mandello: abbattuta la ex Mensa Moto Guzzi

Nei giorni scorsi, con esattezza lo scorso 6 luglio, a Mandello del Lario è stato abbattuto un edificio storico che in passato è stato anche adibito a mensa degli operai Moto Guzzi.
Polemiche in paese, sollevate anche da Simonetta Carizzoni dell'Archivio comunale Memoria locale di Mandello che ha dichiarato a Il Giorno edizione di Lecco: "Hanno distrutto un pezzo della storia di Mandello che era nella memoria di molti oltre che essere testimonianza di una parte importante della storia della Moto Guzzi".

L’edificio, che alcune testate hanno erroneamente identificato con l’attuale edificio mensa della Moto Guzzi, non fa parte del complesso di fabbricati della Guzzi, ma si trova poco distante, vicino alla chiesa di San Zenone in Tonzanico.
Stando alle testimonianze raccolte dall’archivio comunale memoria locale di Mandello, l’edificio risulterebbe già esistente all’ inizio del ‘900. Vicinissimo alla chiesa, sorgeva probabilmente su una ex area cimiteriale o nei pressi di essa. Era stato adibito a oratorio femminile, poi teatro e cinema, quindi utilizzato come mensa aziendale della Moto Guzzi negli anni ‘40. In anni più recenti era stata la sede del Corpo Musicale mandellese, dei Firlinfeu "L’Allegra brigata" e dell’Associazione Cacciatori.

DEMOLIZIONE SENZA AUTORIZZAZIONE

Da quanto si apprende, la demolizione dell’edificio era stata bloccata da un ordine del comune di sospensione dell’intervento, che è stata ignorata dalla ditta incaricata di portare avanti il lavoro, sebbene fossero presenti in loco sia i Vigili Urbani che i Carabinieri.
Intervenuto anche l’assessore Luciano Benigni che ai microfoni de Il Giorno ha dichiarato: "Hanno commesso un abuso e per questo l'autorità giudiziaria è stata informata. Era stata fatta un'ordinanza di sospensione dei lavori ma l'impresa, che è di proprietà di uno dei consiglieri di amministrazione della casa di riposo che sta facendo i lavori, ha scelto di ignorare l'ordine e demolire così da velocizzare tutto alla faccia del rispetto delle norme. Si tratta di un episodio grave su cui l'Amministrazione non intende transigere".
Insomma: un altro pezzo di storia della Moto Guzzi se ne va in un mucchio di macerie.

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