A distanza di tre mesi torniamo a parlare di assicurazioni RC e in particolare della questione dei tre preventivi, da noi anticipata in aprile.
La Legge liberalizzazioni emanata a fine marzo, infatti, prevede che un agente assicurativo dia tre preventivi Rca di tre Compagnie diverse: così il cliente può farsi un’idea di quanto offre il mercato. Ma la regola necessitava di un chiarimento da parte dell’Isvap, che ora è arrivato.
Anzitutto, l’Istituto di vigilanza sulle Assicurazioni specifica che ci sono multe per le Compagnie e gli agenti i quali non rispettano l’obbligo dei tre preventivi: da 1.000 a 10.000 euro (i limiti minimo e massimo della sanzione sono raddoppiati nei casi di particolare gravità o di ripetizione dell’illecito). Il comma 3-bis demanda all’Isvap la predisposizione, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, vale a dire entro il 25 luglio 2012, di uno standard di modalità operative per l’applicazione delle disposizioni di cui al comma 1. Il comma 3-ter prevede infine che l’Autorità provveda, con cadenza semestrale, alla pubblicazione di una relazione illustrativa dell’efficacia delle disposizioni.
L’avvio della fase di pubblica consultazione è stato preceduto da una serie di incontri con i rappresentanti dei soggetti più direttamente coinvolti nell’applicazione della nuova disciplina (agenti, Assicurazioni Consumatori come Adiconsum, Federconsumatori e Altroconsumo), con l’obiettivo di acquisire prime osservazioni e contributi per individuare, nel rispetto della ratio della norma primaria, le modalità operative più idonee a rendere concretamente applicabile il confronto delle tariffe e delle altre condizioni contrattuali nel momento in cui si realizza il contatto fra intermediario assicurativo e cliente.
L’obiettivo della norma è il potenziamento della mobilità della clientela assicurativa e l’incentivo alle dinamiche concorrenziali. Ossia: il cliente ha più preventivi davanti e si indirizza verso quello meno caro. In proposito si sono profilate due soluzioni: la prima che individua l’oggetto dell’obbligo nella consegna al cliente di almeno tre preventivi personalizzati, cioè calibrati sulle caratteristiche oggettive e soggettive dello specifico profilo di rischio del singolo cliente; la seconda, basata su di una informativa standardizzata e precostituita, che comporterebbe la consegna di profili di contraenti-tipo che, oltre alla tariffa "di riferimento", potrebbe riportare alcune informazioni standardizzate relative ai principali contenuti contrattuali dei prodotti.
In qualsiasi caso, resta però un problema: l’agente dovrebbe spingere il cliente verso una Compagnia più conveniente, che può non essere la propria: così non ci guadagnerebbe nulla. Vedremo se e come l’Isvap supererà anche questo ostacolo non da poco.