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Ritirata l'omologazione FIM all'Autodromo di Monza

Un'altra batosta per la pista brianzola

Moto - News: Ritirata l'omologazione FIM all'Autodromo di Monza

Non fosse bastato tutto il polverone giudiziario, ieri per Monza è arrivata un'altra batosta. La Federazione Internazionale Motociclistica ha infatti deciso di ritirare l'omologazione al tracciato brianzolo. Una scelta che costringerà anche la FMI ad allinearsi, eliminando di fatto la possibilità dell'autodromo di ospitare delle gare di moto.
Alla base di questa decisione ci sono le intercettazioni telefoniche che hanno appurato che lo staff dirigenziale era a conoscenza delle famigerate bolle sull'asfalto della Parabolica, che hanno provocato tante cadute nel weekend del Mondiale Superbike, ma hanno volutamente evitato di indicare il problema alla Federazione.

Detto che il Gp di Formula 1 non è assolutamente a rischio, in quanto l'impianto brianzolo ha garantito la messa in sicurezza dell'area della Parabolica, ora bisogna capire se c'è margine per far tornare la Superbike a Monza nel 2013.
Se i lavori verranno effettuati a dovere, Paolo Flammini non vede grossi problemi: "La perdita dell'omologazione FIM è dovuta esclusivamente ai problemi riscontrati sull’asfalto della Parabolica. Ritengo che se questi saranno sanati in tempo per disputare la F.1 a settembre, non ci sarà alcun problema a ottenere l’omologazione FIM per il 2013. Ovviamente saranno gli ispettori FIM a valutare l’adeguatezza" ha detto il numero uno della Infront Motor Sports alla Gazzetta dello Sport.

Sulla Gazzetta però si è sfogato anche Paolo Guaitamacchi, presidente della SIAS, la società che si occupa della gestione dell'autodromo, che ha spiegato che in questo caso è stata utilizzata una procedura anomala, con l'omologazione che è stata rimossa senza neppure un sopralluogo.
"Mi sembra un provvedimento abbastanza irrituale, perché il ritiro dell’omologazione, così come il rilascio, dovrebbe avvenire dopo un sopralluogo. Mentre in questo caso la decisione è stata presa sulla base delle notizie di natura giudiziaria apprese durante la convocazione in Procura. Inoltre con la Federmoto italiana e la Csai ci eravamo già accordati per avere la consulenza di alcuni esperti e procedere con la messa in sicurezza dell’asfalto" ha detto Guaitamacchi.

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