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Successo per la 20.000 pieghe 2012

Si è conclusa l'edizione 2012 tra le montagne dell'Abruzzo

Moto - News: Successo per la 20.000 pieghe 2012

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Si è conclusa, dopo quattro giorni di curve, studi dei road book, pieghe, controlli orari e paesaggi mozzafiato, la quarta edizione della ormai mitica 20.000 Pieghe by Forma & Metzeler. Anche per quest’anno, alcune tra le strade più belle d’Italia, hanno ospitato gli equipaggi di questa classica stradale promossa dalla FMI come la principale tappa del Campionato Italiano Gran Fondo.

La grande carovana, composta da ben 100 equipaggi (molte infatti le coppie iscritte al Raid) ha raggiunto l’Abruzzo partendo dall’Autodromo di Vallelunga. Proprio dopo le operazioni preliminari è andata in scena una suggestiva parata tra i cordoli del circuito laziale, dove oltre 100 moto di ogni genere e tipologia hanno sfilato in pista per due giri, riempiendo insolitamente l’autodromo di colori, emozioni e moto turistiche dall’aspetto poco inconsueto per un circuito di velocità. Da qui la partenza alla volta di Rocca di Mezzo (base dell’intera manifestazione), la strada come al solito prevedeva il percorso più tortuoso e meno rettilineo che potesse collegare i due comuni. La carovana infatti si è diretta verso Guidonia per proseguire su tappe storiche della strada tiburtina quali Licenza, Orvinio e Avezzano. Già da sabato pomeriggio chiaramente il percorso risultava ben costellato da controlli timbro, controlli orari, controlli cartolina e dai temutissimi controlli orari volanti (posizionati “a sorpresa” lungo il circuito).

PRIMO GIORNO, tappa “il vento dell’est” - La mattina della prima giornata inoltre, presso il paddock 3 del Circuito di Vallelunga, i partecipanti avevano già disputato una prova sui 100 m. con partenza da fermo denominata “L’uomo più veloce del mondo”, dove ogni concorrente doveva avvicinare il più possibile il tempo di 9.58 secondi, ottenuto da Usain Bolt durante le olimpiadi. Naturalmente bisognava effettuare la prova in sella alla propria moto ed affrontare il cronometro sotto lo sguardo attento del direttore di gara e delle Federazione Italiana Cronometristi. Finita la prova dei 100 metri è partita una degustazione di prodotti locali, compreso “panino con porchetta” e altri prodotti tipici laziali. Dopo il giro di pista in parata e a velocità contenuta (dove abbiamo visto tra i cordoli moto d’epoca seguite da scooter e da grosse turistiche stradali in coppia e cariche di bagagli) i partecipanti hanno puntato la loro moto verso Rocca di Mezzo (AQ), passando per le strade più “mosse” e tortuose vicine alle località di Morlupo, Palombara Sabina, Tivoli e poi su attraverso Vicovaro, Percile, Licenza e Orvinio sconfinando poi in Abruzzo verso il controllo timbro situato sui Colli di Montebove presso il ristorante “Il Boscaiolo”. Qui c’era ad attenderli una ricca merenda fatta di arrosticini,  salsicce e anguria, per poi proseguire Tagliacozzo, Magliano dei Marsi e Ovindoli fino al Grand Hotel delle Rocche, nel comune di Rocca di Mezzo. Qui una ricca cena aspettava i motociclisti prima del meritato riposo della notte.

Daniele Alessandrini, responsabile della logistica e organizzazione 20.000 Pieghe 2012, ha dichiarato: “Abbiamo dato a tanti moto turisti la possibilità di fare un giro in pista a Vallelunga. Spesso, per chi come noi,  è abituato ad andare in pista è una cosa sottovaluta, ma per chi fa il turista e non compererà mai una apposita tuta per provare ad andare in pista, è stata una bella opportunità, senza considerare che tutto ciò ha creato una parata che ha dato lustro alla manifestazione.”

SECONDO GIORNO, tappa “attenti al lupo” - La mattina seguente, sveglia presto e partenza dalla piazza principale di Rocca di Mezzo. Dopo esser passati da Castel del Monte, i motociclisti hanno fatto una piccola sosta nella località di Rigopiano, dove ad attenderli al controllo cartolina c’era uno squisito aperitivo prima di partire alla volta di Prati di Tivo, località situata in uno tra i punti più alti del Gran Sasso, e lì, tramite la seggiovia, i partecipanti hanno potuto ammirare in tutta tranquillità uno dei paesaggi più suggestivi d’Abruzzo. Dopo il controllo timbro, il raid ha proseguito alla volta del Lago di Campotosto, in una continua successione di paesaggi mozzafiato. Passando poi da Assergi, Paganica e sfiorando L’Aquila, la tappa si è conclusa a tarda sera con l’arrivo a Rocca di Cambio, dove la Pro Loco del Comune ha organizzato un banchetto con panino con porchetta e altri prodotti tipici del luogo. Dopo essere rientrati in hotel e aver cenato, gli equipaggi si sono riuniti per scambiare proprie opinioni sul tracciato e studiare attentamente il percorso del giorno successivo.

TERZO GIORNO, tappa “l’orso marsicano”- Il terzo giorno, è stato interamente dedicato alla tappa più dura del raid 2012: ben 421 km da percorrere tra tornanti, dossi e qualche buca, senza rinunciare mai a scorci di paesaggio mozzafiato e prelibatezze locali che hanno rifocillato gli equipaggi durante il lungo tragitto percorso. Partenza da Rocca di Mezzo direzione Pescina: qui dopo la salita a Monte Turchio e il Passo Del Diavolo si giungeva nel paese di Pescasseroli, dove ad attenderli c’era una ricchissima colazione con squisite selezioni di Slow Food presso l’Hotel La Primula. Da qui, una serie di curve in successione incastonate nella bellissima cornice delle Gole del Sagittario, portava sulle rive del Lago di Scanno dall’acqua particolarmente limpida e meta di un controllo timbro posto tra la spiaggia e un antico eremo scavato nella roccia. Qui alcuni dei partecipanti hanno utilizzato il piccolo ponte che univa l’eremo alla statale per effettuare qualche tuffo e un bel bagno rinfrescante e portandosi a nuoto verso il controllo timbro posto ai margini della spiaggia. Successivamente la carovana si è spostata a Passo Godi presso l’Hotel Paradiso, tra Bocca di Pantano e il Monte Mattone, dove hanno potuto assaggiare delle ottime tagliatelle fatte a mano. Dopo aver indossato il casco, i partecipanti hanno proseguito per Villetta Barrea, Roccaraso e Lama dei Peligni,  dove trovavano un controllo timbro, prima di raggiungere i 2142 mt. del Blockhaus sulla Maiella, meta molto apprezzata dai partecipanti per l’incredibile panorama a 360° di cui si gode in vetta dopo una camminata di circa 1km sul tratto finale del ripido pendio. Da lì, lungo una fitta boscaglia, un tratto di costone e meravigliosi tornanti, si è scesi verso il comune di Roccamorice, e poi sempre per caratteristici paesini, tra controlli orari e controlli timbro ed un percorso nel bosco pieno di insidie, la tappa si è conclusa con il sospirato arrivo in hotel per prepararsi alla cena. Sempre attenti alla classifica, nonostante la giornata pesantissima ed una ricca cena, in tarda serata nessuno ha rinunciato alla preparazione dell’ultima tappa della manifestazione cercando di unire i punti sulla cartina indicati dal road book e cercando i dettagli e gli indizi utili a non andare fuori rotta.

QUARTO GIORNO, tappa “ultime pieghe” - L’ultimo giorno tappa brevissima ma degna della 20.000 Pieghe. In mattinata, percorrendo “soli” 56 km lasciandosi L’Aquila sulla destra e proseguendo per Locoli, gli equipaggi hanno raggiunto Campofelice, località sciistica molto gettonata dai romani durante l’inverno, naturalmente assente la neve (avvistata in alcuni punti attraversati nei giorni precedenti) ma sempre dotata di un fascino particolare: un paesaggio ampio, quasi desertico, dove finalmente le moto correvano lungo infiniti tratti d’asfalto rettilineo, contornati da imponenti picchi rocciosi. Puntando per Tornimparte, passando dal Valico di S. Rocco, dopo altre curve e ulteriori 100 km e controlli orari, si ritorna così per l’ultima volta a Rocca di Mezzo dove, dopo il pranzo, si è svolta la cerimonia di premiazione.

VINCE UNA VESPA - A premiare i vincitori delle varie categorie, un ospite d’eccezione della 20.000 Pieghe 2012, abituato a percorrere parecchi chilometri su due ruote: Davide Biga, il ragazzo di Cuneo che, in sella ad una Yamaha XT 1200 Super Ténéré Z, ha concluso il giro del mondo in solitaria, percorrendo ben 97.000 km in un anno e portando a casa con se un enorme bagaglio d’esperienze.

Il Magnifico Piegatore e vincitore della 20.000 Pieghe 2012 è Andrea Angiolini, in sella alla mitica Vespa PX 150, accessoriata per il gran fondo con attrezzature artigianali indispensabili per il viaggio. Meticoloso nella preparazione del percorso e sempre attento a rispettare tutti i calcoli eseguiti, Angiolini ha ottenuto la vittoria rinunciando anche agli spuntini situati lungo il percorso dagli organizzatori, tempo prezioso per un partecipante fedele ed esperto come lui. Durante la premiazione, dopo aver ricevuto i complimenti dai compagni di viaggio e dall’intero staff, ha commentato:

Non è la prima volta che mi trovo ad affrontare una situazione del genere. Coi cronometri ci so fare e mi sono allenato per ottenere certi risultati. L’intera gara è stata molto dura, soprattutto perché l’equazione arrivare, mangiare e ripartire non si riesce mai a risolvere, e quindi se vuoi stare dentro ai tempi a qualcosa devi pur rinunciare! Su queste strade, la velocità media è molto bassa e la scelta della Vespa è stata mirata proprio perché, per questa gara, non hai bisogno di raggiungere velocità elevate, ma piuttosto necessiti di un mezzo affidabile, e la Vespa è stata un’ottima compagna di viaggio!

La cerimonia di premiazione è proseguita con i riconoscimenti dati ad alcuni partecipanti che si sono distinti per alcune particolarità e prodezze. Laura Protto ha ricevuto il premio Lady Adventuriders, per aver affrontato la 20.000 Pieghe 2012 in sella alla sua BMW R 1200 GS con tanta grinta e passione. Cesare Conti, è stato incoronato con il titolo di Adventuriders Forever per aver corso questa stupenda avventura all’età di 66 anni su una moto di 33 anni fa. Il premio Spirito f Adventuriders va invece a Fausto Carucci, che ha saputo cogliere in pieno lo spirito vero della 20.000 Pieghe rinunciando alla prima tappa per poter assistere il compagno di viaggio colpito da un malore durante l’inizio della manifestazione.

Oltre alle targhe e alle coppe premi speciali sono stati regalati ai partecipanti dai due marchi Forma e Metezeler e poi anche dai partner tecnici Yamaha, Spidi e Honda.

Il fondatore della manifestazione, Mauro Risso, ha voluto ringraziare di cuore tutti i partecipanti e i membri dell’organizzazione, perché quest’ultima 20.000 Pieghe ha lasciato a tutti un bellissimo ricordo che, tra migliaia di curve e tanto caldo, ha già acceso un sentimento di nostalgia nei cuori di tutti i partecipanti, già pronti a preparare i bagagli e partire per il prossimo raid, con una nuova meta e nuove pieghe da affrontare, tutti uniti sotto una sola e grande passione: la moto e con in testa il motto della 20.000 pieghe “l’amicizia, la strada e la motocicletta”.

Siamo contenti dell’organizzazione di questa edizione” – ha dichiarato Lorenzo Baroni, cofondatore della manifestazione e coordinatore dello staff – “ quest’anno nonostante il caldo torrido, tutti i concorrenti sono giunti in perfetta forma alla fine del raid e non abbiamo registrato cadute o problemi fisici seri per nessuno dei partecipanti. Alcune strade non erano in buone condizioni ma i consigli elargiti durante i briefing e il controllo attivo dei Marshall e delle nostra staffette ha funzionato egregiamente. Facciamo i complimenti anche ai partecipanti, i veri protagonisti di questo evento per la grande capacità di navigazione dimostrata in questa edizione nonostante una segnaletica stradale spesso incompleta o assente.

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