Un grandissimo spettacolo in gara 1 di Aragon con Max Biaggi e Marco Melandri che hanno duellato per tutta la seconda metà della corsa e solo una grande prova del Corsaro ha consentito al romano di prevalere sul ravennate della BMW.
L'Aprilia e la BMW hanno fatto la differenza in questa gara, soprattutto quelle nelle mani dei due campioni che hanno concluso con oltre nove secondi sul terzo, quel Carlos Checa che è stato aiutato dalla fortuna. Ottima corsa di Chaz Davies che ha preceduto l'Aprilia ufficiale di Eugene Laverty.
SUBITO BIAGGI IN FUGA - Dopo un frenetico lavoro dei tecnici intorno alla scelta degli pneumatici in funzione delle condizioni atmosferiche mutate rispetto ai giorni precedenti (fa più fresco, ci sono nuvole all'orizzonte e c'è un forte vento), prende il via gara 1.
Partenza velocissima di Sykes seguito dalle due Aprilia di Laverty e Biaggi. da Melandri e da Davide. Cadono Smrz e Rea (che riprende).
Eugene Laverty passa al comando al secondo giro seguito da Sykes, Biaggi - che dopo il traguardo supera il britannico - Melandri, Checa e Giugliano, il quale deve vedersela con Davies e uno scatenato Badovini.
Al terzo giro Biaggi passa in testa e Melandri, dopo aver superato Sykes, attacca Laverty (che gli risponde) mentre Sykes e Checa sono vicinissimi. Il Corsaro tenta la fuga e, grazie anche ai continui cambi di posizione dei suoi avversari, guadagna quasi un secondo e mezzo. Giugliano commette un errore e scende all'ottavo posto.
MELANDRI RECUPERA - Se Biaggi stacca tempi da record, Melandri non ha difficoltà a rispondergli e guadagna terreno rispetto al romano. Alle loro spalle troviamo Laverty, Sykes e Checa mentre uno scatenato Badovini sta avvicinandosi al gruppetto in lotta per il terzo posto, trascinandosi Davies.
A metà corsa, Melandri è alle spalle di Biaggi, mentre a sette secondi troviamo Sykes, Laverty, Checa, Davies e Badovini. Grande recupero di Michel Fabrizio (rallentato dall'incidente tra Smrz e Rea) che occupa l'ottava posizione.
Nel dodicesimo passaggio Melandri passa al comando grazie anche ad un paio di curve "sporche" di Biaggi. Marco restituisce la cortesia a Max per un "lungo" al termine del lungo rettilineo.
LEZIONE DI MAX - Quando manca un terzo di gara le gomme cominciano ad essere degradate ma Biaggi e Melandri non sembrano accorgersene tanto che guidano la corsa con quasi otto secondi su Sykes che precede un fantastico Badovini. Marco approfitta di un "lungo" di Max e torna in testa. Il duello è accesissimo con i due pronti ad approfittare di ogni errore dell'altro. Biaggi prova più volte il sorpasso alla fine del lungo rettilineo ma Melandri gli risponde a tono.
Gli ultimi giri sono da cardiopalma con i due che si scambiano le posizioni più volte fino a che Biaggi passa in testa alla fine del penultimo giro ma Melandri non molla.
Max fa un giro incredibile e vince di forza su un grande Melandri. Completa il podio Carlos Checa, dopo che Badovini tocca la gomma posteriore di Sykes e finisce a terra insieme al britannico. Davies conclude al quarto posto davanti a Laverty, Fabrizio, Haslam e Giugliano.
Il mondiale dopo questa gara vede Max che allunga su Melandri che passa in seconda posizione ai danni di Rea (16° dopo la caduta). Checa sale al quarto posto nel mondiale, distante 68 punti da Biaggi.
LA CLASSIFICA DI GARA 1
1. Biaggi (Aprilia) in 39'51.188 media 160.911 kmh;
2. Melandri (BMW) 0.278;
3. Checa (Ducati) 9.462;
4. Davies (Aprilia) 10.827;
5. Laverty (Aprilia) 15.708;
6. Fabrizio (BMW) 27.597;
7. Haslam (BMW) 29.032;
8. Giugliano (Ducati) 39.374;
9. Camier (Suzuki) 40.887;
10. Berger (Ducati) 41.440;
11. Canepa (Ducati) 42.056;
12. Guintoli (Ducati) 42.369;
13. Zanetti (Ducati) 42.669;
14. Aoyama (Honda) 48.010;
15. Hopkins (Suzuki) 49.752;
16. Rea (Honda) 54.590;
17. Brignola (BMW) 1'59.653;