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Checa: non rimarrò con Ducati a vita

"Ho provato la Panigale, è indietro. Non farò il collaudatore, voglio vincere"

Moto - News: Checa: non rimarrò con Ducati a vita

Immagini di trovarlo affranto per la settima posizione di partenza sulla pista di casa invece Carlos Checa ha il volto disteso e una gran voglia di parlare. Il risultato non è granchè ma trovarsi al centro delle trattative del mercato piloti 2013 evidentemente è una bella soddisfazione.

“Il mio manager (Alberto Vergani, lo stesso che cura gli interessi di Marco Melandri, ndr) è in giro a cercare la migliore fidanzata. E come sapete lui di belle fidanzate se ne intende parecchio.”

Ti hanno appena fatto provato la Panigale, l'arma Ducati per il 2013, ma non stai parlando da ducatista a vita.

“La moto nuova ha un gran telaio ma il motore è ancora da rivedere, non spinge a sufficienza. Il vero problema è che non sappiamo ancora che regolamento avremo il prossimo anno: se la Panigale avrà i sei chili di zavorra come l'attuale 1198 sarà molto difficile portarla al livello delle quattro cilindri. Qui ad Aragon paghiamo 20 km/h in rettilineo e neanche la moto nuova basterà se non tolgono il peso. Io voglio una moto e un team con la quale puntare al Mondiale: sviluppare un progetto nuovo sarebbe intrigante, ma non mi basta fare il tester. Io voglio vincere ancora.”

Aragon doveva essere la gara della riscossa, avresti necessità di invertire l'inerzia a favore di Biaggi lontano 60 punti. Ma dalla seconda fila sarà dura...

“Abbiamo un gap enorme in rettilineo, sei chili in più e un passivo pesante in classifica. Sommando tutto, capisci come rimettere in carreggiata il Mondiale sarà un'impresa improba. Però non dico che siamo già fuori, finchè la matematica non ci condanna, io vado avanti a testa bassa. Sapendo però che, in queste condizioni, sarà molto dura.”

Però senza le quattro cadute in gara saresti attaccato a Biaggi.

“Si, però le cadute sono anche frutto di condizioni tecniche particolari. Quando non hai margine di manovra, devi spingere al limite e l'errore è più facile. Nel 2011 lavoravamo in maniera perfetta, non abbiamo lasciato niente per strada. Stavolta è diverso: il peso è un limite grande e neanch'io sono stato perfetto. Però in Superbike gli equilibri possono cambiare velocemente. Biaggi è molto solido ma anche lui potrebbe avere qualche problema.”

Qual'è la tua strategia per le due gare?

Mi piace la gomma R302 (è la soluzione C su quattro scelte, quindi media, ndr) e conto di essere molto incisivo nel finale. Se la temperatura si abbasserà di qualche grado, come dice il meteo, sono molto ottimista. La tattica è non perdere tanto dalle quattro cilindri nelle prime battute, resistere in rettilineo e provare a guadagnare qualche posizione se loro avranno qualche problema di durata. Se invece non mollano, per noi sarà quasi impossibile centrare il podio.”

 


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