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MotoGP, Stoner: dal dolore al piacere

Casey: "Ho male ovunque. E non voglio sapere se ho fratture: mi distrarrebbe solo"

MotoGP: MotoGP, Stoner: dal dolore al piacere

Personaggi come Casey Stoner raramente seguono le regole della logica. Nel bene e nel male, ti sorprendono. Ed è esattamente quello che è successo ad Assen, dove l'australiano (forse senza accorgersi delle bandiere che segnalavano pista bagnata) è prima caduto duramente nelle libere, poi lottato nelle retrovie per quasi tutte le qualifiche, e infine conquistato una pole position fino a pochi minuti prima insperata limando circa 1''5 al proprio miglior tempo.

"Non è stata una giornata positiva per noi – ha esordito – Abbiamo faticato molto sia con il passo sul giro che con il comportamento della gomma posteriore dura, che sarà quasi certamente necessaria per la gara. La caduta mi ha fatto perdere tempo prezioso in pista. Poi questo pomeriggio ero dolorante e un po' esitante, non guidavo al massimo del mio potenziale. Ci mancano ancora un paio di cose da sistemare per potere puntare alla vittoria".

Eppure il linguaggio del corpo di Stoner negli ultimi minuti delle qualifiche era quello dei giorni migliori: aggressivo, preciso, senza compromessi. Rivedendo le immagini della caduta del mattino, forse nessuno si sarebbe aspettato la pole dell'australiano. Lui compreso.

"Tutti uscivano con la gomma morbida, e alla prima occasione ho deciso di provarci anch'io nonostante non la montassi dalla FP1: non volevo restare in 9ª posizione – ha detto, ridendo – Invece ha migliorato molto il comportamento della moto. Ci da molto più aderenza a moto piegata, mentre non riusciamo a caricare a sufficienza la dura. Potremmo optare per la soft in gara domani, ma sarebbe un grosso rischio in termini di usura soprattutto sulla spalla sinistra".

Oltre ai problemi tecnici, Stoner dovrà fare i conti con gli acciacchi che, si sa, sono sempre peggiori i giorni successivi ad un incidente.

"Ho dolori alla spalla, scafoide, e ginocchio. A volte non ti rendi conto quanti muscoli vengano usati in ogni piccolo movimento in sella. Ora mi sento come se qualcuno mi desse delle coltellate. Peggiorerà col passare del tempo, e proveremo con gli antidolorifici, ma sarà una lunga gara a prescindere. Nei cambi di direzione da destra a sinistra, quando carico peso sulla gamba, sento molto dolore. Non farò raggi o cose simili, non voglio sapere se ci sono fratture. Se posso camminare significa che sto bene. Mi farebbe solo perdere tempo, ci penseremo dopo la gara".

Come dire, quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare.

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