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CIV 2012, Mugello: motori "caldi" in Toscana

Vincono Nocco, Goi, Clementi e Roccoli

Moto - News: CIV 2012, Mugello: motori

Lo scorso fine settimana si è tenuto al Mugello il Campionato Italiano Velocità 2012. Ben sette le classi tricolori, per il primo week-end "doppio" del CIV. Molte sono state le conferme e alcune le novità, con le classifiche di campionato che si vanno sempre più delineando dopo il quarto e il quinto round. Un week-end caldo, sia per i confronti in pista, che per le temperature particolarmente alte.

SBK: CLEMENTI ALLA SUA PRIMA DOPPIETTA BMW
Nella classe Superbike, è Ivan Clementi a rompere l’egemonia Ducati e Pirelli. Lo fa con la seconda vittoria in due giorni (sabato e domenica) in sella alla BMW targata Asia Competition e gommata Dunlop. Il marchigiano è scattato bene al via e dopo i primi giri di attesa, da metà gara in poi ha deciso di forzare il ritmo prendendo un buon vantaggio che gli ha permesso di tagliare il traguardo indisturbato in prima posizione. Con questa doppia vittoria (prima doppietta BMW nella Superbike italiana), Clementi si porta in terza posizione in classifica, puntando deciso su Conforti. Baiocco torna dal Mugello deluso per non aver centrato neanche una vittoria in Toscana, ma ha dimostrato una grande costanza di risultati: 40 punti gli permettono di allungare in classifica nei confronti del diretto inseguitore Conforti, ora lontano 24 punti. Chi non è soddisfatto della sua prestazione è proprio quest'ultimo, che centra il secondo terzo posto ma lontano dal compagno di squadra Baiocco. Chi non sorride affatto è il padrone di casa Gianluca Nannelli, scivolato ad inizio gara. Federico Sandi ha chiuso quarto con la Ducati Althea Racing by Echo e Giovanni Baggi quinto.

STOCK 1000: GOI, ANCORA PRIMO
Nella Stock 1000 è Ivan Goi il migliore, che grazie a una doppietta è sempre più in testa alla classifica generale. Il mantovano del Team Barni (Ducati) ha dato domenica un’altra grande dimostrazione di forza, battendo ancora una volta sul traguardo la wild-card Michele Magnoni e il suo diretto rivale in classifica Alessio Velini (BMW 2R Antonellini by Bargy). Scattato forte al via, l’ex-campione italiano Goi si è messo in testa al gruppo e con un gran ritmo è riuscito a fare selezione. Da metà gara in poi sono rimasti in due, con Velini a fare l’elastico senza mai riuscire ad impensierire seriamente la coppia di testa. Magnoni ha provato a rompere l’egemonia del leader della classifica, soprattutto con un sorpasso all’interno a due giri dalla fine alla Casanova-Savelli, a cui però Goi ha risposto subito dopo con uno splendido ingresso all’esterno all’Arrabbiata. Ripreso il comando della gara, Goi non l’ha più lasciato fino al rettilineo finale, dove si è presentato in testa mantenendo la posizione sotto la bandiera a scacchi. Quarto e quinto hanno chiuso nell’ordine i sempre più concreti Federico Dittadi e Marco Muzio.

SUPERSPORT: ROCCOLI SI RISCATTA
A sorridere al termine della gara Supersport sono in due, Massimo Roccoli e Ilario Dionisi. Il primo, wild-card alla guida della Yamaha del Team Yackhnich, perché ha sfruttato in pieno l’occasione di salire in sella ad una moto mondiale conquistando due vittorie su due gare disputate. Ha chiuso con più di un secondo di vantaggio su Dionisi, mostrando un grande stato di forma suo e della moto del team russo. Il secondo sorriso è proprio quello di Ilario Dionisi, che riscatta in pieno il mezzo passo falso di sabato (quarto al traguardo dopo un errore) tornando sul podio e conquistando punti importanti per una classifica che ora lo vede in testa con venti punti di vantaggio su Giansanti. Il laziale, alfiere Honda della Scuderia Improve, potrà così gestire un bel bottino nella doppia di Misano e nella gara di casa di Vallelunga. Dopo il secondo posto del sabato, invece, si aspettava certamente di più Roberto Tamburini, terzo al traguardo ma partito con l’obiettivo della vittoria. Alle sue spalle, la battaglia a tre tra Cruciani, De Rosa e Talmacsi è stata vinta sul filo di lana (tre centesimi) dal marchigiano della Kawasaki Puccetti.

STOCK 600: PRIMA VITTORIA PER NOCCO
A contendersi la vittoria sono stati otto piloti che si sono dati battaglia dal primo all’ultimo giro. L’episodio decisivo nella tornata finale, quando Alessandro Nocco (Kawasaki) ha sferrato uno splendido attacco a Nicola J. Morrentino (Yamaha – Elle 2 Ciatti): con un sorpasso da manuale all’interno della curva Bucine e grazie ad una traiettoria perfetta, il giovanissimo pugliese si è presentato sul rettilineo con dieci metri di vantaggio che gli sono bastati per portarsi a casa la prima meritata vittoria tricolore. Ottimo secondo per il campano Morrentino, che si riconferma sul podio e risale così in quarta posizione in classifica generale. Torna sul podio in una gara del CIV anche Luca Vitali. Il romagnolo riesce a fare il bis stagionale in sella alla Yamaha del Team Italia FMI regolando sul traguardo gli ottimi Federico Monti (Suzuki) e Davide Stirpe (Honda). A proposito delle prime posizioni, da notare l’errore di valutazione del leader della classifica, Riccardo Russo: passato in testa sul rettilineo alla fine del penultimo giro, il campano ha rallentato convinto che la gara fosse finita, chiudendo poi quattordicesimo.

MOTO3: LA BATTAGLIA DI CALIA
La Moto3 ha visto grandi protagonisti della sfida domenicale Matteo Ferrari, Stefano Valtulini e Kevin Calia. Insieme a Dalla Porta e Mazzola della 125 Gp, hanno dato vita ad una prova emozionante, ricca fino all’ultimo giro di colpi di scena, di sorpassi, traiettorie incrociate e staccate al limite. All’ultimo metro è stata decisiva la maggiore esperienza del 17enne Kevin Calia (Honda – Elle 2 Ciatti) che è stato bravo a chiudere tutte le "porte" agli attacchi dei due rivali e a presentarsi in testa sotto la bandiera a scacchi. La doppietta del Mugello (e terza vittoria consecutiva) consente all’imolese di balzare in vetta alla classifica e di centrare l’obiettivo della vigilia. Ancora una volta secondo ha chiuso Matteo Ferrari, che stavolta ha sfiorato la vittoria per soli sei centesimi di secondo e che non è riuscito a replicare il trionfo della gara di apertura stagionale. Al podio sembra essersi ormai abbonato anche Stefano Valtulini. Il giovane talento del Team Imperiali Racing ha replicato la gara di ieri, centrando il quarto posto in campionato a soli tre punti dal podio assoluto. Top five anche per Federico Caricasulo (Honda San Carlo Junior).

125 GP: DALLA PORTA OK, MORETTI KO
La notizia delle prime curve è l’uscita di scena di Riccardo Moretti al primo giro. Il romagnolo, in sella all’indiana Mahindra, non riesce a replicare la splendida vittoria del sabato e incappa nel secondo "zero" in tre gare, questa volta a causa di un errore di guida. Il tutto a vantaggio del toscano Lorenzo Dalla Porta, che approfitta in pieno dell’errore dell’ex-campione italiano per centrare non senza fatica la seconda vittoria stagionale e per allungare ancora in classifica generale: ora il forte talento azzurro si trova con 35 punti di vantaggio, da gestire nei prossimi tre appuntamenti. Già, perché la vera sorpresa della giornata è stato il romano Simone Mazzola. Quattordicenne debuttante assoluto in 125 con l’Aprilia del Team GT Publisport, dopo l’ottimo terzo posto di sabato è sembrato aver acquistato fiducia e ieri ha lottato fino all’ultimo per la vittoria con il coetaneo Dalla Porta. Terzo, più staccato, ha chiuso Cristiano Carpi (Aprilia), al secondo podio stagionale dopo l’ottimo secondo posto centrato a Monza. Subito fuori dal podio Alessio Cappella, bravo a finire davanti a Calgaro e all’indiano Kumar.

MOTO 2: ANDREOZZI SUPERA LE SS
Ha vinto di nuovo Alessandro Andreozzi ma la novità è che a differenza di sabato e degli altri round, stavolta il marchigiano è riuscito a tagliare il traguardo davanti a tutte le moto il configurazione Supersport. Una bella soddisfazione per il campione in carica, che è passato sul traguardo con oltre 44 secondi sul primo avversario della Moto2 e che grazie a questo risultato riduce ancora il suo svantaggio in classifica nei confronti di Lamborghini (secondo domenica) a quattordici punti. Terzo di giornata, Ivano Pigliacelli.

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