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MotoGP: Honda guarda avanti. Una RC213V "di serie" nel 2014?

Nakamoto conferma l'idea. Potrebbero essere vendute a 1 milione di euro

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La Honda ha sempre detto di non apprezzare il regolamento CRT e comincia a muoversi per spazzarle via dalla griglia di partenza della MotoGP. A partire dal 2014, infatti, la Casa giapponese ha intenzione di iniziare a vendere una versione definita "di serie" della RC213V e la cosa ha già trovato una parziale conferma da parte di Shuei Nakamoto.

Si tratterà quindi di una versione meno "spinta" delle moto che schiererà la HRC, ma che comunque si basa sul regolamento MotoGP e non su quello delle CRT. Questo vuol dire però che non potrà usufruire dei vantaggi regolamentari di queste ultime, che possono consumare 24 litri di carburante per la gara e montare 12 motori nell'arco della stagione, a differenza dei 21 litri e delle 6 unità a disposizione per le MotoGP vere e proprie.

Stando alle indiscrezioni raccolte in Gran Bretagna, questa non sarebbe l'unica novità, visto che queste moto non verrebbero più date in leasing, ma sarebbero proprio vendute alle squadre che le schiereranno al prezzo contenuto di 1 milione di euro.

Del resto una produzione più numerosa di esemplari permetterebbe di ammortizzare i costi e questo sarebbe un passo veramente importante nell'ottica di provare ad abbassarli: basta pensare che oggi il team Gresini ed il team LCR spendono la bellezza di 3 milioni di euro per avere a disposizione delle moto che poi devono rendere alla Honda al termine della stagione.

In passato poi proprio la Honda sperimentò con successo questa soluzione, quando ai tempi della 500 realizzò la NSR500V, una moto che nel 2000 fu anche capace di piazzarsi al secondo posto con Alex Barros nel GP di Gran Bretagna.

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