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Sicurezza - Arriva il "Tutor" sulle strade statali

Si chiama "Vergilius" e inizierà a funzionare a metà luglio

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L’arrivo dell’estate porterà con sé novità (non necessariamente positive) per i motociclisti. Sì perché dalla seconda metà del mese di Luglio inizieranno a funzionare i nuovi rilevatori di velocità denominati "Vergilius", anche sulle strade statali gestite dall’Anas.
E’ di stamattina, infatti, la notizia della firma di una convenzione da parte di Anas e Polizia Stradale per la gestione della rilevazione elettronica della velocità.

I nuovi rilevatori della velocità, denominati "Vergilius", installati inizialmente sulla SS1 Aurelia, sulla SS 7 quarter Domitiana e SS 309 Romea saranno attivi a partire dalla seconda metà di luglio.
L’accordo è stato siglato dall'Amministratore Unico di Anas Pietro Ciucci e dal Direttore del Servizio di Polizia Stradale Maria Luisa Pellizzari e consente di iniziare in via sperimentale la rilevazione della velocità su alcune arterie stradali gestite dall’Anas e, gradualmente, di procedere all’istallazione delle necessarie strumentazioni e al rilevamento su altre tratte.
Si tratterà, in pratica, di un sistema di rilevamento simile a quello usato sulle autostrade e noto come "Tutor", quindi volto a controllare non solo la velocità istantanea, ma anche quella media.

ANAS: "PERSEGUIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA"
"Con il nuovo sistema di controllo delle velocità denominato "Vergilius" - ha spiegato Pietro Ciucci - Anas intende perseguire il costante miglioramento della sicurezza della circolazione sulle strade di propria competenza, anche attraverso una specifica attività di prevenzione, controllo e, ove consentito, di accertamento dei comportamenti illeciti, anche con l'ausilio di sistemi e strumenti di rilevamento automatico. Il mancato rispetto dei limiti di velocità costituisce infatti - sottolinea l'Amministratore unico Ciucci - una della principali cause della incidentalità, sia su strade statali che su autostrade".

POLSTRADA: "STIGMATIZZARE GLI ECCESSI DI VELOCITA’"
Gli fa da eco la Polstrada, per voce di Maria Luisa Pellizzari: "La Polizia Stradale continua nell’impegno di tutela della sicurezza attraverso l’impiego di moderne tecnologie che consentono di stigmatizzare eccessi di velocità determinati da guide imprudenti e foriere di pericolo per l’incolumità degli utenti. Il sistema Vergilius consentirà di estendere anche sulla rete stradale extraurbana i benefici per i cittadini, già rilevati in ambito autostradale, circa una drastica riduzione dell’incidentalità mortale e un abbassamento entro il limite legale della velocità della corrente di traffico. Permetterà, inoltre, di dedicare le pattuglie di polizia a tutte quelle operazioni che non possono essere delegate alla tecnologia, come le verifiche sulle condizioni psico-fisiche dei conducenti, i controlli sull’efficienza dei veicoli, nonché l’attività di soccorso e di rilievo dei sinistri stradali".

Anas ha provveduto ad installare - in entrambi i sensi di marcia - il nuovo sistema di rilevazione elettronica della velocità su alcune tratte di strade statali che presentano significativi valori della incidentalità, che saranno in funzione a partire dalla seconda metà di luglio 2012:
• sulla SS 1 Aurelia: ai chilometri 11+950, 15+700 e 23+500;
• sulla SS 7 quarter Domitiana: ai chilometri 44+500 e 54+300;
• sulla SS 309 Romea ai chilometri 1+680 e 7+080.

Mediante la firma del protocollo (che prevede la cessione in comodato, a titolo gratuito, degli impianti da parte di Anas alla Polizia Stradale), la Polizia garantirà il monitoraggio e il controllo della velocità, con l'accertamento delle violazioni, inserendo le informazioni nel proprio Centro Elettronico.

"Voglio sottolineare - ha spiegato Ciucci - che prima della messa in funzione dei rilevatori di velocità, Anas si impegnerà in una campagna di comunicazione verso gli utenti, informandoli dettagliatamente della installazione dei rilevatori e del loro preciso posizionamento. L'elemento della deterrenza è importante, così come è importante la tolleranza zero alcol per neo patentati, giovani e guidatori professionali. Ma la sicurezza sulla strada passa anche necessariamente per l'aspetto educativo e la formazione delle coscienze degli utenti; la scuola, la famiglia e le istituzioni devono svolgere una azione congiunta e sinergica per educare ed inculcare, soprattutto nei giovani, il concetto del rispetto delle regole".
E voi cosa ne pensate? Sarà davvero in grado il "Vergilius" di ridurre l’incidentalità sulle strade extraurbane?

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