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Officine GP Design: "The New Scrambler"!

Una special su base Suzuki Gladius 650

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Scrambler, dall'inglese "to scramble", mischiare. Come? Ad esempio prendendo una naked di media cilindrata e apportando delle modifiche per farle affrontare qualche facile sterratone, o più semplicemente... per arrivare al bar e far girare tutti. Una filosofia che piace ai preparatori come al pubblico e, della prima categoria, fa parte la Officine GP Design di Torino che ha creato questa moto per "ritornare alle origini e per vivere la passione del presente".

Nata nel 2005, la giovane azienda ha messo mano su tante moto e diversi scooter per cercare di creare qualcosa di unico, tutto grazie a Luca Pozzato, coordinatore che si occupa di gestire la ricerca dei materiali, che cura i contatti con fornitori e clienti e naturalmente il design della moto. La due ruote oggetto delle "cure" del preparatore è già passata una volta "sotto le grinfie" dell'azienda di Torino, ma in versione supermoto. Questa volta ci si è concentrati su qualcosa di più classico, una scrambler, appunto, su base Suzuki Gladius 650.

Sulla naked di Hamamatsu sono state eliminate tutte le plastiche, quali i fianchi serbatoio, il sottosella, il faro anteriore e quello posteriore... tutto sostituito con del "solido" metallo, del metal-cromo con un effetto "sporco" per creare appositamente delle imperfezioni visive. Naturalmente è tutto fatto a mano ed ogni particolare è stato ricercato per creare il massimo dell'unicità.

Ma vediamo insieme quali sono le modifiche effettuate. Il faro anteriore è ora dotato di griglia e sopra questo vi è un portanumero. Manopole, specchietti, frecce, manubrio e pedane sono Rizoma, il parafango anteriore è stato verniciato e accorciato e il serbatoio è stato rivisto nella tinta. I copri-steli sono in ergal e prodotti dalla GP Design e sotto questi troviamo dei soffietti neri per riparare gli steli della forcella dalla polvere e creare un piacevole effetto estetico retrò.

Il parafango posteriore è in lamiera ed il fanale posteriore è imbullonato sullo stesso. La sella, vintage, è in pelle con profilo rosso e sotto di questa vi è un roll-bar in alluminio verniciato nero a polvere. Non mancano i classici portanumeri laterali. I cerchi sono a raggi della Kineo ed ospitano pneumatici Dunlop Mutant. Lo scarico è artigianale ed ha il collettore bendato e per finire, le sospensioni sono state riviste, con al posteriore un ammortizzatore nuovo e all'anteriore un kit forcella, tutto Matris.

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