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SBK: Il bello, il brutto, il cattivo

Un altro week end memorabile per la Superbike, quasi privo di lati negativi

SBK: SBK: Il bello, il brutto, il cattivo

Chi è rimasto alzato lunedì notte, sicuramente non si è pentito. Ancora una volta la Superbike ha proposto agli appassionati due gare eccezionali che hanno visto impegnate nella lotta per la vittoria quattro Marche diverse. Ed ora ci sono quattro piloti racchiusi in meno di venti punti nella classifica di Campionato Mondiale.

IL BELLO - Sicuramente l'uomo del giorno a Miller è stato Marco Melandri: determinato e concentrato ha cercato fortemente la seconda vittoria con la BMW che gli era sfuggita a Donington Park. Solo Checa gli ha impedito, in gara 1, di centrare la doppietta ma questa volta Marco sembra sentire alla propria portata la lotta per il titolo. E la BMW sembra intenzionata a dargli tutto il supporto per provare a vincerlo.

Marco MelandriIL BRUTTO - Vedere le poche persone che sono arrivate al Miller Motorsport Park per assistere alla gara di Campionato Mondiale Superbike (e AMA). Al di là della bellezza del circuito e della particolarità dell'ambiente circostante, non sentiremo, forse la mancanza del circuito dello Utah nei prossimi anni.

LA DELUSIONE - Una parziale riguarda Tom Sykes che dopo aver fatto cose egregie in prova, quando è in gara non riesce mai a capitalizzare il suo vantaggio. Un pilota che realizza il secondo tempo in Superpole, non può finire ottavo e quinto dopo essere stato in testa. Ciononostante il simpatico britannico è terzo in Campionato. Da rivedere anche (e molto) il team BMW Italia che sembra viaggiare al di sotto delle aspettative.

L'ERRORE - E' stato quello, incredibile sotto certi versi, di Carlos Checa. Lo spagnolo quest'anno sembra più "vulnerabile", più incline all'errore. Da un pilota della sua esperienza, ci si sarebbe aspettati maggior calcolo: al termine di gara 1 il suo distacco da Biaggi era sceso a 14 punti e sarebbe bastato un podio per rimanere vicino. Con la caduta il divario è salito a 30 punti. Da oggi Carlos non può più sbagliare se vuole restare in lizza.

Chaz Davies a MillerLA SORPRESA - Sicuramente Chaz Davies che a Miller è stato uno dei protagonisti assoluti della gara, soprattutto della seconda. Il giovane inglese - che ha corso anche nel Campionato AMA - sta prendendo confidenza con l'Aprilia, dimostrando che il titolo mondiale della Supersport era più che meritato. E' stato anche bravo e pulito nel duello con Biaggi che lo ha battuto di esperienza e di classe.

IL SORPASSO - Quelli di Melandri e Checa sono stati da manuale. Decisi, puliti e...spietati, i due sono stati imbattibili. Se ne sono accorti i loro avversari che nulla hanno potuto contro questa coppia, al di là delle vittorie (una a testa) che hanno poi conquistato.

LA CURIOSITA' - Negli ultimi tre anni chi ha vinto a Miller, ha vinto anche il titolo mondiale. Il collegamento era facile perché nelle ultime tre edizioni Spies, Biaggi e Checa avevano vinto entrambe le gare disputate nello Utah. Ma quest'anno le vittorie sono andate una a Checa ed una a Melandri: la cabala come si regolerà? Ma non si può escludere una interruzione della tradizione.

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