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MotoGP 2012: ritiro Stoner, il parere dei piloti

Rossi e Lorenzo sono dispiaciuti, Crutchlow come sempre... scherza

Moto - News: MotoGP 2012: ritiro Stoner, il parere dei piloti

Nel mondo dello sport non si parla d'altro, in quello dello MotoGP, nella testa degli appassionati, rimbalza una sola frase: "Mi ritiro a fine stagione". A pronunciarla, è stato ieri Casey Stoner, Campione del Mondo in carica della classe regina. L'australiano ha dato l'annuncio shock durante la conferenza stampa tenutasi a Le Mans, dove questo week-end si terrà il quarto appuntamento della stagione. Una "sorpresa", se così può essere chiamata, che ha lasciato senza parole tutti: piloti (forse qualcuno già lo sapeva...), stampa, tifosi e appassionati.

Durante la conferenza erano naturalmente presenti anche altri rider:
Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Cal Crutchlow e Randy De Puniet. Tutti si sono dimostrati più che dispiaciuti della notizia, una grande perdita per questo sport, ma i quattro hanno palesato rispetto per la scelta del "canguro" più veloce del Mondo.

Valentino Rossi ha così commentato: "Sì, rimango a bocca aperta. Credo sia una pessima notizia per il mondo della MotoGP perché a fine stagione perderemo uno dei più grandi rivali e un grandissimo pilota. Si tratta di una sua decisione intima e come tale va rispettata", ha dichiarato il pilota Ducati.

A rimanere ancora più spiazzato, Jorge Lorenzo. Lo spagnolo è stato il principale antagonista di Casey null'ultimo anno e mezzo: "Per me è stata una sorpresa, ma lo è stata un po' per tutti. Non me lo aspettavo. Avevo sentito alcuni rumors al riguardo, quindi sapevo che c'era una possibilità, ma pensavo che avrebbe continuato almeno per la prossima stagione. Non è una buona notizia per la MotoGP, ma ha deciso di vivere tranquillo con la sua famiglia e noi lo dobbiamo rispettare" ha detto Jorge.

A "sdrammatizzare" un po' la situazione ci ha pensato Cal Crutchlow, come sempre simpaticissimo: "Senza Casey potrei anche avere delle possibilità di chiudere nella top 3. Quelli lì davanti non fanno mai errori". In effetti, perchè non sostenere uno degli aforismi di Sigmund Freud: "Scherzando, si può dire tutto, anche la verità".

Intanto si comincia già a pensare ad un sostituto. Il primo ad esser stato interpellato è stato Shuei Nakamoto, vice-presidente di HRC. Questo, proprio qualche settimana fa era stato estremamente fermo sulla sua posizione, dicendo che per Valentino Rossi non ci sarebbe stata una Honda RC213V, moto che da un anno e mezzo domina la scena. Ora la sua posizione si è fatto più "morbida", vuoi per questioni di politica gestionale, vuoi perchè il "Dottore", con la Honda ci ha vinto quattro Mondiali (2000 e 2001 con la NSR500, 2002 e 2003 con la RC211V) e non è certo un pilota finito. "Tutto è possibile, ci sarà da pensare". - ha dichiarato Nakamoto - "Dopo la gara voglio parlare con Pedrosa per iniziare a capire che cosa voglia fare in futuro. Se andremo avanti con due piloti importanti? Questa è una decisione che passa sopra la mia testa. Dovrà decidere Honda Motor: anche lo sponsor Repsol è importante, ma loro sono molto più importanti per il budget della nostra stagione".

Quali possano essere gli altri candidati, è abbastanza facile dirlo. Pensiamo a Marc Marquez, visto che Pedrosa potrebbe fare da prima guida, e il primo l'anno prossimo passerà alla categoria superiore. A questa opzione, va però ad aggiungersi un'incognita: se la Dorna non modifica le attuali regole, il giovane Marquez dovrà correre tutta la stagione su una moto satellite, prima di poter salire in sella ad una ufficiale. E dunque? E dunque... il "totopilota" si orienta verso un altro spagnolo, Jorge Lorenzo. Proprio oggi, guarda caso, giungerà a Le Mans il manager del maiorchino che incontrerà Lin Jarvis per disquisire sul rinnovo (ovviamente non più sicuro a questo punto...) con la Yamaha. Di questa situazione, il pilota spagnolo non può che trarne beneficio; facile ipotizzare che giocherà al rialzo con la Casa di Ywata, visto che questa corre il pericolo di perdere il suo miglior pilota, e di certo non poterlo sostituire con uno di pari livello.

[Foto: MotoGP.com]

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