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"Viaggiare per un Sogno: oltre le barriere"

Pietro Rosenwirth riprende il viaggio sul suo Handytrike

Moto - News: "Viaggiare per un Sogno: oltre le barriere"

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L'esser disabile per un motociclista è... più di un problema. Essere privi di uno o più arti, o non muovere uno di questi, quasi sempre esclude la possibilità dell'utilizzo di un motoveicolo. Attualmente la legge prevede delle "patenti speciali" che vengono rilasciate previa visita di idoneità presso la Commissione Medica Locale, formata da un Responsabile della Medicina Legale della ASL, due medici, un medico dei servizi territoriali della riabilitazione e da un ingegnere della carriera direttiva della M.C.T.C.. Il disabile è poi sottoposto a visita e se durante questa, dopo l'analisi dei certificati anamnestici, la Commissione ha dubbi sull'idoneità, si deve procedere ad una prova pratica alla guida su un veicolo ("adattato in relazione alle particolari esigenze"). Questo significa che l'idoneità non può essere rifiutata solo sulla base di valutazioni cliniche o documentali.

Con la Patente A Speciale, si possono guidare tricicli e quadricicli a motore; quanto alle moto, invece, la cosa si fa leggermente più complicata, visto che entrano in gioco diversi parametri. Pensiamo al fatto che si utilizzano tutti e quattro gli altri (frizione, mano sinistra – freno anteriore e acceleratore, mano destra – leva cambio, piede sinistro e leva freno, piede destro), senza considerare i vari pulsanti per azionare indicatori di direzione, indicatore acustico, etc etc. Attualmente si può ottenere la patente, con indicazione di adattamenti, se prescritti, e che consente di guidare tutti i veicoli della categoria A, compresi i motocicli (tenendo conto, come dicevamo sopra, anche delle esperienze di esperti del settore, quali ortopedici, costruttori di protesi, costruttori di motocicli ed associazioni motociclistiche... senza dimenticare che è stata predisposta una casistica riguardante i più frequenti tipi di minorazioni con i relativi adattamenti prescritti, al fine di mettere in grado le CML di rilasciare le certificazioni di idoneità).

"VIAGGIARE PER UN SOGNO: OLTRE LE BARRIERE"
Vi è un biker, disabile, che sta lottando per i diritti di categoria e contro le barriere architettoniche e sociali. Si chiama Pietro Rosenwirth, 43enne triestino d'adozione, invalido civile e creatore di Handybike, uno scooter su tre ruote adattatto alle sue esigenze. Pietro, che già anni fa aveva iniziato il suo tour in Europa quale ambasciatore del superamento delle barriere e della lotta alla discriminazione per promuovere l'adozione della "Dichiarazione Onu dei Diritti delle Persone con Disabilità", riprenderà il suo viaggio, nominato "Viaggiare per un Sogno: oltre le barriere".

Appena pochi giorni addietro, si è tenuta presso il Comune di Trieste, ente patrocinatore, una conferenza stampa, in cui Pietro ha parlato dei suoi percorsi nel mondo per promuovere la non discriminazione tra "normo-considerati" e "handicappati" (definizioni nette e, proprio per questo, preferite da Pietro nei suoi interventi, testimonianze). Con il suo "trike", ci sarà anche Givi ad accomagnarlo, anche grazie agli accessori fornitigli. Questo è ciò che ha dichiarato alla conferenza: "C’è stato un periodo in cui la realizzazione del viaggio è stata messa a rischio dal voltafaccia incredibile di uno dei sostenitori... Devo quindi ringraziare ancora di più chi mi è rimasto accanto come Givi, gli altri sostenitori e tutte le persone che con le loro donazioni hanno reso possibile anche questo 3° viaggio!".

IL VIAGGIO

Il nome del tour, che come detto è "Viaggiare per un Sogno: oltre le barriere", è anche il nome dell'associazione onlus umanista fondata da Rosenwirth. Il viaggio prenderà il via il primo giugno alle ore 10 dallo spiazzo di San Giusto (antistante alla Cattedrale omonima, uno dei luoghi-simbolo di Trieste) alla volta di Genova. Proseguirà poi per Montecarlo, Marsiglia, Barcellona, Valencia, Madrid, Saragozza, Tolosa, Bordeaux, Poitiers, Parigi, Bruxelles, Rotterdam, Amsterdam, Amburgo, Berlino, Praga, Salisburgo, Tarvisio, Lubiana. Il rientro a Trieste è previsto per il 20 luglio.

GLI OBIETTIVI

Diversi gli obiettivi di Pietro, come promuovere l’adozione della "Dichiarazione ONU dei Diritti delle Persone con Disabilità", approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006 e ratificata dal Parlamento Italiano nel 2009; un documento che esprime un importante risultato raggiunto dalla comunità internazionale, in quanto prima non esisteva in materia di disabilità uno strumento internazionale vincolante per gli Stati. Il terzo viaggio di Rosenwirth avrà una durata totale, quanto i primi due messi insieme, "Come metafora del superamento degli ostacoli e dei limiti logistici, culturali, sociali che a tutt’oggi le persone con disabilità possono incontrare, nonostante in Europa siano stati abbattuti altri muri e confini", spiega Pietro.

UOMO, COME "UMANO"
Come avrete capito Pietro Rosenwirth è un uomo particolarmente sensibile e "umano", come pochi sulla Terra. E' tra l'altro da 1987 che prende parte, come volontario, a iniziative per divulgare i valori della non violenza e della non discriminazione. In quanto appassionato di moto, ha deciso di portare avanti e promuovere questi valori su un veicolo a tre ruote. Da qui, l'idea di progettare Handytrike, un "maxi-scooter" a cui ha aggiunto un kit di ammortizzatori e due ruote stabilizzatrici posteriori), ad oggi l’unico del genere omologato in tutto il Sud-Europa.

IL RUOLO DI GIVI

Givi, sostenitrice del suo progetto nonchè azienda leader negli accessori moto, ha pensato di dare il proprio contributo, allestendo l'Handytrike con un bauletto Maxia 3 Tech dotato di schienalino e telecomando d’apertura, borse soffici laterali T469 e borsa da sella T472 della linea Silver Bag, la borsa T484, il coprisella S210, il Kit emergenza S300, la custodia S602 per dispositivi di pagamento del pedaggio autostradale del tipo Telepass, il portanavigatore S850, i paramani TM418 ed il plexiglass specifico D263ST. Tutti accessori adatti alle specifiche esigenze di Pietro che gli hanno permesso così di affrontare i viaggi nelle migliori condizioni possibili, anche sulla neve, nonostante i suoi handicap motori.

I viaggi di Pietro, che potremmo tranquillamente definire imprese, sono sostenuti da altri diversi contributi, come le donazioni alla onlus "Viaggiare per un Sogno: oltre le barriere". "Senza questo preziosissimo sostegno oggi non sarei qui" – ha dichiarato Rosenwirth alla conferenza stampa. "Inoltre, con l’appoggio del Comune di Trieste – ha poi spiegato – stiamo cercando di organizzare incontri ufficiali nelle varie tappe del viaggio per portare e proporre alle Pubbliche Amministrazioni l’adozione della 'Dichiarazione ONU dei Diritti delle Persone con Disabilità'. Proprio la città di Trieste, è stata tra i primi Comuni in Italia ad acquisirla. Infine, sto prendendo contatti con persone, associazioni e club di rider per cercare gente del posto che mi accompagni alla scoperta delle bellezze dei luoghi dove passerò: il modo migliore per immergermi in realtà per me nuove. Questo nuovo viaggio che sto per intraprendere è una dimostrazione di come la discriminazione può essere sconfitta. Non a parole, che sono ovviamente importanti, ma soprattutto con fatti, con esempi che spero possano spingere altri, sia handicappati motori, sia 'normo-considerati', a superare le loro 'barriere' per lanciarsi meravigliosamente alla scoperta del mondo!".

Insomma l'avrete capito, Pietro è un uomo di sani principi, un... coraggioso che ha saputo andare "oltre" il suo evidente problema, non fermandosi e chiudendosi, bensì facendosi promotore di attività a sostegno dei diversamente abili. Per tutti coloro che desiderano seguire il suo viaggio, o effettuare una donazione, basterà andare sul suo sito, dove saranno pubblicati giornalmente degli aggiornamenti fotografici e del "Diario di viaggio". Inoltre, grazie ad un GPS, sarà possibile seguire i suoi spostamenti in tempo reale.

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