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Barbera: pensavo Rossi fosse arrabbiato

Hector Spiega il perché della mancata stretta di mano con Valentino a Jerez

Moto - News: Barbera: pensavo Rossi fosse arrabbiato

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C’è un duello in MotoGP, oltre a quello di testa Stoner contro Lorenzo, che ha caratterizzato le prime due gare. Le posizioni in gioco non sono quelle che valgono il podio, ma anche in questo caso nessuno dei due vuole arrivare dietro. La moto è la stessa, la Ducati, anche se non esattamente la medesima evoluzione, mentre in sella ci sono Valentino Rossi ed Hector Barbera. Il più felice di questa sfida è senza dubbio lo spagnolo del team Pramac, mentre l’italiano sogna di incrociare le ruote con ben altri avversari. Dopo due gare il risultato è di pareggio, Hector ha tagliato il traguardo per primo in Qatar e Valentino a Jerez. Qualche screzio, come ogni battaglia sportiva che si rispetti, c’è già stata e in Spagna Valentino si è lamentato, comunque col sorriso, del fatto di avere dovuto fare due tentativi nel giro di onore prima che Barbera gli stringesse la mano. “In verità non avevo capito che Valentino mi stesse offrendo la mano – si difende Hector – Eravamo all’uscita dalla prima curva e ho pensato che fosse arrabbiato che qualche cosa”.

Avevi la coscienza sporca?

No (ride) ma anche in Qatar non avevo fatto niente e si era arrabbiato lo stesso”.

Poi però gliel’hai stretta.

Assolutamente, appena mi sono accorto di avere interpretato male il suo gesto. E’ sempre un piacere combattere contro di lui, dà un valore in più al duello e mi sono divertito molto. E poi chi non vorrebbe stringergli la mano? È l’idolo di tutti”.

Ti è però mancato lo spunto finale.

Rossi mi ha passato a un quarto di gara  e mi sono accorto che se stavo davanti io il passo rallentava. Ho preferito seguirlo, alla fine, viste anche le condizioni della pista, attaccarlo sarebbe stato troppo rischioso e per solo un punto di differenza per la classifica sarebbe stato inutile”.

I vostri tempi sono migliorati giro dopo giro, perché?

Effettivamente all’ultima tornata ho fatto il mio miglior tempo di tutto il weekend. Il problema è stato che ci abbiamo messo un po’ a cambiare il nostro passo e gli altri sono scappati. Le condizioni trovate nei tre giorni e il fatto che Jerez sia la pista che mi piace di meno hanno certo influito".

Non è un problema di moto?

Direi più mio, mi è mancata la confidenza necessaria e forse anche il mio stile di guida ha influito. Se ho fatto quel tempo a fine gara significa che si poteva fare prima”.

Qualche indicazione buona però l’hai ottenuta?

Sì, ho usato un nuovo set up in gara, diverso sia da quello dei test che da quello di Doha, che mi è piaciuto molto. Peccato che col maltempo non abbia potuto collaudarlo in prova. Qui lavoreremo su questo assetto e poi questa è una pista su cui mi trovo bene e anche la Ducati”.

Valentino è avvista, Hector è pronto per il terzo round.

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