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Vendita Ducati: sembrerebbe già Audi...

Abbiamo fotografato a Ingolstadt lo scudetto di Borgo Panigale su una R8 "dirigenziale"

Moto - News: Vendita Ducati: sembrerebbe già Audi...
Audi è sempre più vicina a Ducati e possiamo fornirvi un indizio di primo mano: nei giorni scorsi eravamo a Ingolstadt e proprio fuori dai cancelli del quartier generale di Audi abbiamo pizzicato una bella R8 Spider che reca sul retro l’inconfondibile scudetto di Borgo Panigale. Il particolare può apparire insignificante, ma presente su una vettura che, con ogni probabilità, è data in uso a un alto dirigente di Audi, è altamente indicativo del clima che si respira nelle alte sfere e dell’entusiasmo di chi ha portato avanti le trattative e, non potendo gridare ai quattro venti "La Ducati è nostra", ne affigge il badge sul posteriore della propria R8 a mo’ di trofeo di caccia.

FERDINAND PIECH: L'ULTIMO DISCENDENTE
Potrebbe apparire banale, o persino puerile, ma anche per chi regge il volante di una delle aziende più potenti e organizzate, emozioni di questo tipo svolgono una funzione motivazionale importantissima, soprattutto poi quando certe passioni sono condivise con personaggi ancora più potenti presenti in azienda. Ci riferiamo evidentemente a Ferdinand Piëch, il papa nero dell’intero gruppo Volkswagen, lo stratega che ha guidato, neppure tanto dietro le quinte, le mosse di Wolfsburg e che da sempre ha manifestato la sua ammirazione per le Ducati, che guida abitualmente, accanto alla volontà di farla sua. L’ingegnere austriaco, nipote di Ferdinand Porsche, oggi 17 aprile compie 75 anni mentre domani è in programma ad Amburgo il consiglio di amministrazione di Volkswagen AG, circostanza ideale per presentare ufficialmente una eventuale acquisizione ai membri del board.

MATRIMONIO IN ARRIVO?
Insomma ci sono le occasioni giuste per annunciare quello che si annuncia come un matrimonio clamoroso. L’aggettivo è motivato da quattro fattori. Il primo è che Ducati ha da un anno e mezzo un accordo di comarketing con Mercedes attraverso AMG che sembrava avviato a diventare qualcosa di più, ma è stata la Stoccarda stessa, attraverso Joachim Schmidt, vice president Sales&Marketing di Mercedes-Benz Cars, a sfilarsi dalla partita lasciando campo libero ad Audi che, secondo l’agenzia Reuters, sarebbe l’unico compratore rimasto al tavolo, pronto a passare dall’altro lato 850 milioni di euro, inclusi 800 milioni per sanare i debiti accumulati dall’azienda bolognese. Il secondo è che Volkswagen, attraverso una sua divisione, si prende un altro pezzo d’Italia e allarga il suo ombrello di tipologie di prodotti. Il terzo è che Ingolstadt, acquisendo un marchio sportivo e prestigioso come Ducati, assomiglia sempre di più a BMW e va all’attacco di Monaco anche nelle due ruote.
Non ultimo, arriva finalmente oggi il primo annuncio pubblico veramente corrispondente, da parte di Andrea Bonomi, che avrebbe dichiarato ai microfoni de Il Resto del Carlino, durante una conferenza svoltasi a Milano ieri che: "quella che si è aperta oggi è una settimana importante" per il futuro di Ducati. E continua: "speriamo che in futuro l’azienda abbia un partner industriale che l’aiuti a crescere. Ci sono molti gruppi industriali con capacità interessati alla Ducati, ma Volkswagen in passato ha dimostrato di possedere tecnologia, soldi e una visione di lungo termine".

Se tutto è vero Ferdinand Piëch si prepara a festeggiare il suo compleanno scartando uno dei suoi massimi oggetti del suo desiderio e per Audi si apre un’altra Emilia connection dopo quella con Lamborghini. Gli scenari che si aprono autorizzano ogni tipo di fantasia anche le più malsane e bislacche. Quando si mettono insieme la tecnica e la perseveranza tedesche con la creatività e la tradizione italiane i risultati possono essere imprevedibili, anche se è impossibile pensare come Piëch e i suoi uomini non abbiano già un programma assolutamente preciso e dettagliato. E visto quello che è stato fatto in altri ambiti (la stessa Audi, ma anche Bentley, Bugatti senza citare la Skoda) non ci stupiremmo di veder già pronto un piano di investimenti decisamente importante che valorizzi al massimo il patrimonio tecnico e di immagine della Ducati in ogni ambito, dalla produzione di serie fino alle competizioni.


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