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Limite di velocità: che distanza tra cartello e autovelox?

Una Circolare Ministeriale fa chiarezza: occhio alle strade con molti incroci!

Moto - News: Limite di velocità: che distanza tra cartello e autovelox?

Cominciamo dalla Legge: la numero 120/2010, all’articolo 25, comma 2, impone alle Forze dell’ordine, fuori dei centri abitati, di collocare i dispositivi di controllo della velocità ad almeno un chilometro dal segnale indicante il limite massimo di velocità. E fin qui tutto chiaro. Nel caso in cui, lungo il tratto oggetto del controllo, siano presenti intersezioni stradali, la distanza viene calcolala dal segnale con il quale viene ripetuto il limite di velocità dopo l'incrocio. Ecco il problema: come cambiano le regole in questa situazione?

Il ministro dell’Interno, con Circolare n. 300/A/2289/12/101/3/3/9 del 26 marzo 2012 stabilisce che, qualora la velocità massima consentita presenti il medesimo limite su tutti i rami delle strade formanti l'intersezione, non sussiste l'obbligo del rispetto della distanza minima dal segnale posto dopo l'incrocio. Ovviamente, tutte le strade che arrivano a quell’intersezione devono avere lo stesso limite di velocità.
Quest’eccezione c’è solo quando la segnaletica indicante il limite di velocità, presente sui tratti di strada che precedono l'incrocio, sia a una distanza di almeno un chilometro dalla postazione di controllo.

Insomma, la distanza di almeno un chilometro deve essere assicurata a tutti gli utenti in approssimazione alle postazioni di rilevamento, indipendentemente dal tratto di strada percorso. Questo vale anche se c’è la ripetizione del limite di velocità dopo l'intersezione.
In definitiva, se la Circolare fa chiarezza, ora le regole non sono molto a favore del motociclista, che dovà stare attento al singolo cartello col limite di velocità, anche se non c’è la distanza di un chilometro dal segnale. E anche fare ricorso contro una multa per mancato rispetto della Legge 120/2010 sarà molto più arduo.

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