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CIV: sotto osservazione SBK e Moto2

La FMI reagisce - con un po' di ritardo - alla crisi di partecipazione

Moto - News: CIV: sotto osservazione SBK e Moto2

Il Presidente della FMI Paolo Sesti e il Responsabile della Velocità Alfredo Mastropasqua hanno tenuto al Mugello una breve conferenza stampa nella quale hanno preannunciato alcune misure correttive al CIV e alla struttura dei campionati e dei trofei italiani.

La "manovra" per usare un termine abbastanza diffusa in questo periodo, si è resa necessaria visti i numeri ridotti di alcune classi del CIV (in particolare SBK, Superstock e Moto2) e di alcuni trofei.

E' un intervento che potrebbe riguardare un ridimensionamento (o addirittura la cancellazione) di una classe storica come la Superbike e di una giovane come la Moto2. Per entrambe i numeri parlano chiaro: sedici partecipanti (di cui due non qualificati) nella prima e addirittura tre nella seconda.

Per la Superbike c'è da considerare i costi, anche se in altri Paesi come la Francia (35 iscritti al momento), l'Inghilterra (32 iscritti, tra i quali Scassa e Polita) e la Germania (18 iscritti) c'è stato un calo ma  non il tracollo italiano. Forse perché le Case sono interessate più direttamente alla categoria.

La Moto2, invece, - come avevamo anche scritto in occasione dell'annuncio della sua introduzione nel CIV - non doveva mai essere varata, scelta che hanno fatto la tutte e tre le Nazioni sopra citate. E' una categoria troppo costosa ed ha finito per penalizzare anche la Supersport.

Qualche perplessità la suscita anche l'ipotesi di un'attività tutta orientata  verso i giovani, quando è abbastanza evidente dai dati sia dell'attività sportiva sia delle immatricolazioni stradali che il motociclismo è uno sport "maturo".

Il taglio o il ridimensionamento dell'attività degli over potrebbe creare dei grandi problemi di risorse, visto che sono i gentlemen driver a pagare anche le iniziative giovanili.

C'è comunque necessità di intervenire e la FMI, stando alle parole del Presidente Sesti e di Mastropasqua a fine giugno in occasione della gara del CIV del Mugello dovrebbe proporre un progetto di modifica dell'attività. Intervento che andava fatto, forse a fine 2011 quando era già evidenti le difficoltà che stavano presentandosi.

E' auspicabile che siano fatte delle scelte coraggiose (o decise) che portino alla concentrazione delle iniziative sulla base di dati concreti. Non è più tempo di classi e trofei a pioggia: meglio è la canalizzazione verso classi e iniziative che abbiano un senso non solo per il momento contingente ma anche (e soprattutto) per il futuro.

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