Tu sei qui

SBK: Attenzione alla Kawasaki!

Dopo due giorni di test ad Aragon, Tom Sykes è risultato il più veloce e... di molto

SBK: SBK: Attenzione alla Kawasaki!

Dove potranno arrivare Tom Sykes e la Kawasaki? È questo l'interrogativo serpeggiato nei box di Aprilia e BMW al termine delle due giornate di test Superbike ad Aragon.

Il britannico è stato ancora più veloce del primo giorno, quando aveva messo tutti in riga girando in 1'58"4, quattro decimi sotto il primato in gara. Oggi, in condizioni di temperatura leggermente più miti (23 gradi sull'asfalto invece di 17 e con meno vento) Tom si è scatenato stampando un impressionante 1'57"2, anche stavolta quattro decimi sotto il riferimento Superpole di Melandri 2011.

Nel box Kawasaki il clima è euforico anche se bisogna precisare Tom ha fatto il fenomeno con la gomma soffice. Con quella da gara oggi si è fermato a 1'59", due decimi più lento di Biaggi che non è sceso in pista nei quaranta minuti finali, cioè nella sessione del Kawa-show.

Nelle brevi simulazioni di sei-sette giri Sykes ha tenuto inizialmente un ritmo sul 1'59" basso peggiorando la prestazione man mano che l'aderenza calava. Si è dunque ripresentata la stessa situazione del precampionato a Phillip Island quando la ZX-10R macinava record con il fresco senza impressionare più di tanto i vecchi leoni Checa, Biaggi e Melandri che poi, puntualmente, sono spuntati fuori al momento che contava.

Ma, pur con tutte le cautele del caso, Sykes qui è andato da paura lanciando la volata verso Imola, uno dei tracciati che più predilige dov'è partito in pole.

Biaggi, che giá non ama lanciarsi a vita persa nei test, stavolta si è limitato ad assaggiare il motore evo Aprilia che ha superato brillantemente la barriera dei 330 km/h, rimandando al prossimo test che Noale fará su questo tracciato il prossimo giugno la preparazione della gara. Per tastare il polso dell'amico Tom, come lo ha definito a Phillip Island dopo il contatto alla prima curva, c'è tutto il tempo ad Imola.

Restando in casa Aprilia continua il momento difficile di Eugene Laverty che non si è ancora ristabilito dalla frattura alla mano destra ricordino del terribile volo per guasto ai freni in fondo al rettilineo di Phillip Island. "Ho ancora dolore, non riesco a guidare come vorrei e credo che dovrò stringere i denti anche a Imola. Spero di riaffacciarmi lá davanti ad Assen (22 aprile, ndr)".

La BMW ha completato con successo il collaudo del forcellone e del levaraggio della sospensione affidato a Marco Melandri. la soluzione ha eliminato il problema di chattering e il vice iridato è rimasto ben impressionato anche dal nuovo motore. Melandri ha avuto così tanto lavoro da fare che ha preferito tenere di scorta la gomma soffice che i tecnici gli avevano preparato. Per la caccia grossa, ovvero puntare al titolo, non conta sparacchiare nel vuoto ma prendere bene la mira...

I tempi finali (ufficiosi): 1. Sykes (GB-Kawasaki) 1'57"2; 2. Haslam (GB-BMW) 1'58"2; 3. Lascorz (Spa-Kawasaki) 1'58"2; 4. Biaggi (Ita-Aprilia) 1'58"8; 5. Melandri  (Ita-BMW) 1'59"1; 6. Laverty (Irl-Aprilia) 1'59"5; 7. Mercando (Arg-Kawasaki) 2'00"9.

Articoli che potrebbero interessarti