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SBK: Checa-Biaggi 1-1

E' mancato il confronto diretto tra i due favoriti del mondiale. Melandri secondo

SBK: SBK: Checa-Biaggi 1-1

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Tra qualche anno, quando qualcuno leggerà l'Albo d'Oro del Campionato Mondiale Superbike 2012, vedrà che Carlos Checa e Max Biaggi hanno vinto una gara a testa, realizzando teoricamente un calcistico 1-1. Chi avrà voglia di approfondire, invece, capirà che le cose stanno in un modo diverso.

Innanzitutto Max al suo attivo anche un secondo posto che gli consente di guidare la classifica iridata con quindici punti di vantaggio su Marco Melandri, sedici su Tom Sykes e venti su Carlos Checa. Poi il Corsaro in Australia è stato quasi di un altro pianeta. Aveva voglia di piazzare due colpi da knock out allo spagnolo, poteva contare su una Aprilia migliorata dallo staff di Gigi Dall'Igna che rivuole il titolo ed infine voleva la rivincita sul "traditore" Giovanni Sandi. Se poi ci mettiamo anche il pepe della "toccata" con Sykes ecco che la belva Biaggi è venuta allo scoperto. Ha girato fortissimo passando dall'ultima posizione alla seconda e se la gara fosse stata poco più lunga forse avrebbe raggiunto Checa. Insomma un Biaggi in gran forma tornato alla grinta del 2010.

Carlos ChecaPASSO FALSO DI CHECA - Carlos Checa in gara 2 ha dimostrato di andare fortissimo e di avere anche lui una grinta impressionante, volendo dimostrare di essere il campione della Superbike e di poter superare anche le difficoltà del maggior peso. E' evidente, però, che la Ducati sembra aver accusato i sei chili e che gli avversari sono cresciuti.

Anche se lo spagnolo ha sfoderato un gran carattere concentrandosi dopo la caduta in gara 1 - dovuta ad un eccesso di confidenza dettato dal voler prendere un vantaggio su Biaggi - e non  commettendo errori nella seconda, è innegabile, però, che il pilota della Ducati e del team Althea Racing si presenta a Imola con uno svantaggio di venti punti. Con un mastino come Max (e la sua Aprilia) potrebbe essere duro recuperarli ma il campionato è ancora lunghissimo.

MELANDRI SUL PODIO - Ad inserirsi tra di loro ci hanno provato Marco Melandri e Tom Sykes. Il ravennate ha dato alla BMW la migliore prestazione di sempre facendo intravedere che la strada imboccata dalla nuova direzione tecnica della Casa tedesca potrebbe dare i suoi frutti. Peccato che in gara 2 le cose non si siano ripetute. Ad avvalorare il miglioramento c'è anche la prestazione di Leon Haslam che nonostante due viti in un piede è stato con i primi, concludendo quinto in gara 2.

Ed a proposito di infortunati meno bene è andata a Eugene Laverty che ha sofferto molto, raccogliendo un ottavo posto nella seconda gara.

Rea e MelandriA battagliare con Checa e Biaggi, invece, ci ha provato anche Tom Sykes. Il ventiseienne britannico si è confermato aggressivo ma ha trovato forse la costanza come dimostrano il quarto e terzo posti conquistati che lo portano al terzo posto nel mondiale. Lui e la Kawasaki saranno sicuramente protagonisti.

DUCATI COMPETITIVA - Al di là delle polemiche sul maggior peso c'è da dire che quella di Checa non è stata la sola Ducati a stare con i primi visto che Sylvain Guintoli è salito sul podio di gara 1 (cadendo nella seconda), che Jakub Smrz ha fatto parte del gruppetto dei primi e che anche il giovane Maxime Berger si è fatto vedere più volte con i migliori. Tutti e tre fanno parte del team ceco Effenbert - Liberty Racing, mentre appartengono a squadre italiane i tre nostri giovani di cui parliamo a parte, Giugliano, Zanetti e Canepa.

Ed a proposito di italiani ha disputato una buona gara Michel Fabrizio con la BMW "tricolore" che ha concluso al sesto posto dopo una partenza disastrosa. Costretto, invece, due volte al ritiro Ayrton Badovini dal quale avremo sicuramente una prova d'orgoglio a Imola.

Tom SykesHONDA... RIMANDATA - Ci si aspettava molto dalla maggiore Casa giapponese ma è apparso evidente che Jonathan Rea aveva problemi di natura tecnica. Un settimo e un quarto posti che gli consentono di essere quinto in classifica mondiale non sono certamente quello che il britannico sperava di raccogliere a Phillip Island, soprattutto dopo aver fatto vedere qualcosa di veramente buono nel corso dei test invernali e pre campionato. La CBR 1000 RR in versione 2012 va rivista a cominciare da Imola dove va riesaminato anche Aoyama che non ha particolarmente brillato in Australia ne in prova ne in gara (8° e 9°).

Ora dopo una pausa di un mese che servirà per... leccarsi le ferite e fare ulteriori miglioramenti c'è l'appuntamento di Imola che per la collocazione nel calendario rievoca i fasti - speriamo anche in termini di spettatori - della gloriosa 200 miglia. In Italia rivedremo nuovamente in forma anche Leon Haslam ed Eugene Laverty, oltre a John Hopkins e le cose potrebbero ulteriormente complicarsi. In particolare visto quello che ha fatto vedere Camier con la Suzuki c'è da pensare che Hopper possa puntare al podio.

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