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MotoGP: Honda dice no alle CRT

Shuhei Nakamoto: "Zero interesse se saranno tutte CRT"

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La stagione MotoGP 2012, che vedrà per la prima volta in pista le MotoGP che conosciamo correre contro dei prototipi spinti da motori di derivazione stradale (le cosiddette CRT) non è ancora iniziata ma già si alzano polemiche sulla coabitazione tra le due formule.

I test collettivi IRTA inizieranno domani alle ore 10.00 in Malesia (quando in Italia saranno le tre di notte), ma in questo momento è in corso la conferenza di presentazione del Team Honda HRC il più serio candidato al titolo 2012.
E dal palco di Kuala Lumpur è il boss della HRC, Shuhei Nakamoto a lanciare il primo attacco alla Dorna: "Se in futuro le MotoGP diventeranno tutte CRT, la Honda ha zero interesse nella categoria", ha pronunciato in conferenza stampa.
Questa dichiarazione è un avvertimento molto chiaro nei confronti della Dorna e FIM, come a voler avvisare subito gli organizzatori che il costruttore più importante al mondo non risponderà positivamente ad altri ipotetici cambi regolamentari. Tutto ciò suona come una risposta preventiva alle più volte ribadite intenzioni del manager spagnolo di unificare il regolamento CRT a partire dal 2013, cioè di vedere al via dei prototipi dotati però di motori di derivazione stradale. come sappiamo, già la Ducati si era espressa contro questa ipotesi e ora è la HRC a darle man forte.
Attendiamo la replica di Carmelo Ezpeleta, che siamo sicuri non tarderà ad arrivare.

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