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MotoGP: ritorno a Sepang

La 'Fenice' Ducati contro Honda e Yamaha. Incognita CRT

MotoGP: MotoGP: ritorno a Sepang

Dopo 3 mesi di pausa, le serrande della MotoGP riapriranno tra una settimana per tre giorni di test a Sepang. In quello che sembra uno scherzo di un destino incomprensibile, il motomondiale comincerà dallo stesso circuito che l’anno passato ne aveva decretato anzitempo la fine, anche se non ufficialmente, con la scomparsa di Marco Simoncelli. Con l’aumento di cilindrata a 1000cc e l’avvento delle CRT, questa prima uscita chiarirà alcuni interrogativi e darà i primi indizi sui valori in campo nel 2012.

L’unica certezza è che la Honda sia la moto da battere. La coppia Stoner-Pedrosa aveva  staccato la concorrenza di circa mezzo secondo nei test di fine stagione a Valencia, confermando il vantaggio tecnico della casa dell’ala dorata. L’australiano - in attesa di diventare padre proprio in questa cruciale settimana -  ha il difficile compito di riconfermarsi mentre Pedrosa, dopo anni di aspettative tradite da una fragilità forse non solo fisica, sembra giunto al crocevia di una carriera che stenta a decollare in MotoGP. Se entrambi si rivelassero egualmente veloci, potremmo assistere a una “bagarre nella bagarre” in casa HRC.

Tra i due litiganti, ci sarebbe più di un “terzo” che potrebbe trarne vantaggio. Innanzitutto Jorge Lorenzo, ultimo baluardo a crollare sotto i colpi di Stoner l’anno scorso. Il maiorchino non sale su una MotoGP da quattro mesi a causa dell’infortunio al dito rimediato a Phillip Island, ma dovrà dimostrare immediatamente la propria competitività per consolidare la propria posizione in Yamaha. ‘Porfuera’ ha infatti dichiarato al quotidiano spagnolo AS di voler rinnovare il contratto (in scadenza, come quelli di Stoner, Pedrosa e Rossi) con la casa di Iwata.

Anche Andrea Dovizioso, ancora non al meglio della condizione dopo l’infortunio alla spalla durante un allenamento con la moto da cross, aspira a una Yamaha ufficiale per il 2013. Al 25enne forlivese basterebbe teoricamente fare meglio di Ben Spies, che dovrà invece fare un ulteriore salto di qualità per validare lo status di pilota ufficiale e puntare costantemente al podio.

Ma l’incognita più grande è rappresentata dalla Ducati. Definita dall’ingegnere Preziosi una moto completamente nuova rispetto alla problematica GP11, la ‘Fenice’ Rossa di Borgo Panigale è attesa a una prima, importante verifica. Dopo mesi di silenzi e misteri, sarà possibile capire in quale direzione si sia mosso lo sviluppo tecnico. L’unica certezza è che sarà una moto più semplice, in modo da permettere ai meccanici di intervenire rapidamente sull’assetto.

Come la Ducati, anche Valentino Rossi si prepara ad affrontare una stagione cruciale. A 33 anni, il ‘Dottore’ dovrà dimostrare di non aver perso lo smalto di un tempo per avere una possibilità di vincere il decimo titolo mondiale, o almeno assicurarsi un pacchetto competitivo alla sigla di quello che sarà probabilmente il suo ultimo mandato biennale nella MotoGP prima del ritiro.

Occhi puntati anche su Colin Edwards, in sella alla CRT del team Forward dopo lo stop per l’infortunio alla clavicola in quella maledetta domenica del 23 ottobre. Il texano è infatti il primo (e unico) pilota della classe regina a unirsi ai ranghi della nuova iniziativa della Dorna, accompagnato da un gruppo di esordienti e vecchie conoscenze del motomondiale. Stando alle prime indicazioni, questi ‘ibridi’ tra prototipi e derivate di serie non saranno inizialmente competitivi, ma l’esperienza e l’abilità di collaudatore di Edwards potrebbero dare un aiuto significativo alla crescita di della nuova categoria. Nel frattempo, forse temendo un responso cronometrico impietoso vista la lunghezza del circuito malese, il resto delle CRT proveranno a Valencia.

Per i Maya, i 2012 era l’anno del destino. Secondo voi, che anno sarà per il motomondiale?

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