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Breganze SF 750 al Motor Bike Expo 2012

Abbiamo toccato con mano la bicilindrica veneta

Moto - News: Breganze SF 750 al Motor Bike Expo 2012

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Bella, non ci sarebbe altro da dire sulla Breganze SF750, moto che vuole far rivivere degnamente lo storico marchio italiano Laverda.
Bella in foto e ancor più bella dal vivo, e soprattutto curata e rifinita nei particolari come non ci aspettavamo di vedere. E al Motor Bike Expo 2012 abbiamo avuto la possibilità di approfondire un po’ la storia passata, presente e futura del marchio Breganze, voluto da Davide Carboniero e i suoi soci.
Come già sappiamo, avendo scritto a più riprese della Breganze, il gruppo di appassionati veneti è riuscito ad aggiudicarsi un nutrito lotto di propulsori Laverda nella loro ultima release che era stata approntata per le Formula e Strike 750. Su questi motori i ragazzi della Orange Factory (questo il nome ufficiale della società), hanno lavorato per conseguire l’affidabilità necessaria ad un prodotto di serie e per migliorarne le caratteristiche di erogazione.
Sulla SF750, infatti, viene montata una gestione elettronica del motore di ultima generazione, che abbandona del tutto le vecchie centraline Marelli 1.6 con eprom rimuovibile in favore di componentistica attuale. La necessità non era solamente di migliorare le caratteristiche di erogazione della coppia ai regimi medi e bassi, ma anche e soprattutto di permettere la gestione degli inquinanti come richiesto dalle omologazioni europee attuali Euro 3.

TELAIO NUOVO IN ALLUMINIO

Se andate a riguardare le foto del Motor Bike Expo 2011, noterete subito che il telaio del prototipo Breganze era costruito in tubi d’acciaio, mentre oggi è in più raffinato alluminio Carpental 7020. Il motivo di questo cambiamento ci viene spiegato proprio da Davide Carboniero: "La Breganze SF750 doveva essere una moto raffinata ed esclusiva, di conseguenza ci siamo resi conto che era assolutamente necessario offrire un telaio che rispecchiasse queste caratteristiche, ed ecco qui un bellissimo traliccio in lega leggera, che abbiamo deciso di tenere volutamente nel suo colore naturale per non dimenticare che la moto è e deve rimanere un oggetto artigianale".
Oltre ad essere innegabilmente bello, il telaio in lega leggera pesa pochissimo (attorno ai 5 kg) e contribuisce a mantenere il peso dell’intera moto sotto i 170 kg in ordine di marcia. Stesso materiale viene adottato anche per il forcellone posteriore che ha capriata di irrigidimento inferiore e un sapiente gusto vintage grazie anche alla coppia di ammortizzatori laterali.
Il resto della componentistica della SF 750 è di alta qualità. Rispetto al prototipo sono cambiate alcune specifiche dell’equipaggiamento ed è stato deciso di rimanere sul top disponibile sul mercato per dare ulteriore valore alla moto.
Le sospensioni, manco a dirlo sono Ohlins, sia all’anteriore che al posteriore, mentre per i freni è stato scelto un mix di dischi Galfer con pinze Brembo, mentre le pompe al manubrio (anche per la frizione), sono le raffinate RCS della Brembo con interasse variabile.
La carrozzeria della SF 750, che in origine era costruita in vetroresina, è ora stata approntata in fibra di carbonio, in modo da valorizzare ulteriormente la motocicletta.

28.000 EURO
Il prezzo di vendita definitivo non è ancora stato fissato al centesimo, ma Carboniero ci ha dichiarato che dovrebbe rimanere attorno a 28.000 euro. In effetti, guardando la moto e la componentistica installata (non dimentichiamo le splendide ruote Kineo a raggi), si fa presto a fare due conti di quanto costano i ricambi sul mercato dell’aftermarket per capire che il prezzo è tutto sommato corretto. Trattandosi di un prodotto di alto artigianato, poi, chi desiderasse acquistare una SF 750 potrà ovviamente personalizzarla nell’equipaggiamento per cucirsela addosso secondo il proprio volere.

VA FORTE… A QUANTO PARE
Durante la chiacchierata con i titolari della Orange Factory, non potevamo non scivolare sugli aspetti dinamici della questione, visto che una moto, da che mondo è mondo, non deve essere solo bella da guardare, ma anche da guidare.
Allo stand della Breganze abbiamo incontrato anche Luca Pregnolato, uno dei collaudatori che sta sviluppando la ciclistica e portando avanti i test affidabilistici. Manco a farlo apposta, chi scrive è un vecchio amico di Luca, visto che anni addietro militavamo assieme nelle griglie del Campionato Supertwins. Luca quindi, molto candidamente, ci ha dichiarato che il suo lavoro è stato molto meno del previsto perché la moto andava già benissimo alla prima release; che è nata con una ciclistica sana e una disposizione delle masse azzeccata. La maneggevolezza, a suo dire è già a livelli ottimi e, sebbene la moto sia molto leggera, è molto stabile in velocità, pur non avendo una minima forma di carenatura.

Da ultimo abbiamo interrogato Carboniero e i suoi sull’ipotetica data di arrivo della moto sul mercato. Ci hanno risposto che sono attualmente in corso le pratiche omologative presso un ente certificatore e che in primavera le moto dovrebbero essere targate. Siamo riusciti a strappare la promessa di essere tra i primissimi fortunati a guidare la SF 750, e non vediamo l’ora di tornare sull’argomento.

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