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Supersportive: la guerra dei prezzi

Ducati, BMW, Aprilia, Honda si battono anche sui costi. E la Suzuki lo abbassa

Moto - News: Supersportive: la guerra dei prezzi

Che il mercato della moto sia in crisi non lo scopriamo certamente oggi. In Italia si fa fatica ad arrivare a fine mese, figuriamoci a comprare un mezzo a 2 ruote che, a fronte di tante emozioni e tanta passione, offre anche degli svantaggi proprio per la sua natura.

Se a questo aggiungiamo il prezzo della benzina e dell’assicurazione, si percepisce il quadro generale del Belpaese a due ruote. Quanto costa quindi la passione? Evidentemente più di quanto si è disposti a spendere. E’ ovvio che comprare una Superbike da mettere in garage è una spesa ingente, e chi può permetterselo, non si fa troppi scrupoli a spendere cifre che vanno oltre i 10.000 euro con estrema facilità, non considerando le spese per turni in pista, abbigliamento tecnico, ricambi e gomme.

Esiste però anche (e soprattutto) una porzione di appassionati che deve fare i conti con il portafoglio. Sono loro la fetta di mercato su cui Suzuki sta cercando di puntare, dopo un 2011 buio dal punto di vista delle vendite.

Ad Hamamatsu, hanno capito che in periodi di vacche magre, bisogna cercare delle soluzioni per poter attrarre a se nuova clientela. Abbandonato il progetto Motogp – con conseguente minor visibilità ma anche maggior risparmio – la casa giapponese punta ad un mercato più variegato ed eterogeneo, offrendo i propri modelli di punta a prezzi più contenuti. Noi, abbiamo cercato di mettere a confronto i prezzi delle maggiori Superbike.

Partiamo proprio da Hamamatsu: la nuova GSX R 1000 K12, viene offerta al prezzo di lancio di 13.500 euro fino al 31 marzo 2012. Dopo questa data il prezzo salirà fino a 15.100 euro.

Non avendo ancora a listino la 1199 Panigale, la Ducati offre la 1098 (versione base) a 17.350 euro, mentre se si vuole portare a casa la 1098 R, si devono sborsare 35.000 euro, a fronte però di una dotazione tecnica di livello decisamente elevato. 17.990 euro invece il costo della 1198 base, e 21.990 la versione S.

In casa BMW, la versione 2012 della S 1000RR, la supersportiva da 1000cc più venduta in Italia nel 2011, viene venduta a 16.850 euro. Tornando in Europa, e più precisamente a Noale, l’Aprilia vende la sua RSV-4, replica della moto campionessa del mondo con Max Biaggi nel 2010, a 18.000 euro (22.000 se si punta alla versione APRC SE).

Correre con la moto in pista è un lusso al giorno d'oggiLa Honda mette in vendita la versione 2012 del CBR 1000 RR a 15.550 euro per la versione CBS-ABS, e mille euro in meno per la versione tradizionale. Capitolo Kawasaki. Ad Akashi hanno deciso di introdurre per il 2012 solamente nuove colorazioni per il suo modello di punta, offrendo la sua ZX10R a 15.990 euro.

Infine la Yamaha, che ha introdotto nella versione 2012 il controllo di trazione, mette in vendita la propria YZF R1 a 17.190 euro.

Alcune considerazioni in calce son d’obbligo: chiaramente la scelta di una marca e di un modello piuttosto che di un altro, quando si parla di due ruote, è vincolato da numerosi fattori. C’è chi si indirizza verso una scelta per l’appartenenza ad una data marca, chi per bellezza estetica, chi per le prestazioni. Il prezzo – insomma – quando si parla di supersportive, viene considerato come fattore secondario. D’altro canto, i volumi di vendita delle Supersportive nel 2011 parlano chiaro. Una millona è un lusso, e non sono mille euro in più o in meno a fare la differenza.

La battaglia quindi si inserisce nella volontà di conquistare l’acquirente tramite varie modalità. Non è un caso come la BMW, offrendo un mezzo con prestazioni sulla carta superiori di gran lunga a tutte le sue avversarie, ed una campagna di marketing incisiva, abbia ottenuto il primo posto nelle vendite, nonostante risultati in pista altalenanti.

Suzuki, che nell’ultimo periodo è rimasta un po’ nell’ombra, prova ora la mossa di abbassare il prezzo nei primi due mesi. Basterà per risalire la china?

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