Rossi: “userò ancora il casco di Sic”

"Lo indosserò nei test. Mi piace avere qualcosa di lui.Le CRT il futuro della MotoGP"


Quest’anno gli auguri di Natale Valentino Rossi ha voluto farli in diretta su internet, con la complicità di Dainese e AGV. Una mezz’ora di botta e risposta virtuale con i suoi tifosi, che nei giorni scorsi hanno potuto postare le proprie domande sul blog e la pagina Facebook dell’azienda di abbigliamento motociclistico. Il Dottore, circondato dai suoi caschi, non si è tirato indietro e ha cercato di rispondere a più interrogativi possibili. Prima di tutti a quelli sulla prossima stagione: “spero di tornare competitivo al più presto in MotoGP – ha detto – sono molto curioso di salire sulla nuova Desmosedici a Sepang a fine gennaio. In questa stagione abbiamo lavorato tanto e abbiamo cercato di capire come migliorare tante cose, abbiamo molte idee”.

Nel 2012 accanto ai prototipi scenderanno in pista anche le CRT e Valentino si è dimostrato molto realista sulla nuova formula. “E’ un periodo difficile per il motorsport in generale, con la crisi economica sono diminuite molto le risorse, l’introduzione delle CRT è una scelta obbligata se vogliamo avere molte moto in griglia – ha commentato – Certo mi piacerebbe continuare a correre con moto super tecnologiche come le attuali, ma penso che le CRT siano il futuro della MotoGP e, in fin dei conti, una buona scelta”. Sulla loro competitività non si fa però illusioni: “il primo anno sarà difficile – ha sottolineato – ci sarà molta, forse troppa, differenza coi prototipi, ma credo che con il tempo le loro prestazioni cresceranno”.

In molti hanno voluto sapere quale sarà il futuro di Rossi dopo la MotoGP, il campione ha assicurato che non è ancora arrivato il momento di smettere ma di una cosa è certo: “mi vedo sempre con una tuta addosso, in moto o in macchina”. I Rally potrebbero essere una possibilità, “mi piacerebbe fare qualche gara seria”, come le derivate di serie, “non se andrò in Superbike, bisognerà vedere fra qualche anno, ma continuare la mia carriera in quel campionato non mi dispiacerebbe”. Non si vede invece nei panni del team manager, ma “potrei fare uno strappo alla regola se volesse correrci mio fratello (Luca Marini ndr)”. Non manca chi lo desidererebbe nella gara più affascinante e pericolosa del mondo, il Tourist Trophy all’Isola di Man. “Mi affascina molto – ha affermato – ci sono stato da spettatore nel 2009, ma non penso che potrei vincere, ci vuole tanta esperienza e poi per me è troppo pericolosa”.

Ma non solo di corse vive l’uomo e la curiosità dei suoi fan ha scandagliato anche i suoi interessi e i suoi sentimenti. Così si scopre che il film preferito del Dottore è Blues Brothers e che avrebbe voluto recitare accanto al suo beniamino John Belushi, nella parte che fu di Dan Aykroyd, mentre la canzone a cui è più legato è Siamo solo noi di Vasco, la stessa che piaceva tanto anche a Marco Simoncelli. Per ricordare l’amico, Vale ha rivelato che continuerà a usare per tutti i test invernali il casco dedicato al Sic “mi piace avere qualcosa di lui quando sono in pista”.

Le ultime domande sono state sulla sua carriera, sulle gare più belle, “la vittoria al debutto con la Yamaha a Welkom, ma anche le battaglie con Stoner a Laguna Seca e con Lorenzo a Barcellona” e sui moneti più brutti “sicuramente l’incidente al Mugello nel 2010”. Infine il sogno, quel regalo speciale che vorrebbe trovare sotto l’albero: “il 10° titolo mondiale” ha risposto sicuro. L’identico desiderio dei suoi tifosi.

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