In oltre sessant’anni di storia, il motomondiale ha regalato grandi emozioni. Alcune stagioni hanno registrato il dominio assoluto di un pilota o di una marca. Altre sono culminate in duelli epici, terminando sul filo di lana.
È difficile decretare quale sia stato il campionato più emozionante. Noi ne proponiamo alcuni, lasciando a voi la scelta. Partiamo da Valentino Rossi con Yamaha nel 2004 e Casey Stoner con Ducati nel 2007, due titoli mondiali conquistati in maniera sorprendente.
All’esordio sulle rispettive moto, sia il “Dottore” che il “Canguro Mannaro” non partivano da favoriti. Rossi aveva appena lasciato la moto dominante degli ultimi anni, la Honda RC211V, risentito per l’atteggiamento della casa, rea di non aver riconosciuto i giusti meriti al biondo di Tavullia e convinta di poter vincere il titolo con qualsiasi pilota. Rotta la convivenza con la Honda, Valentino e i suoi tecnici si accasarono in Yamaha, lasciando perplessi la maggior parte degli addetti ai lavori e legioni di tifosi.
Tuttavia, Rossi e la Yamaha trasformarono apparente incoscienza in leggenda, vincendo all’esordio di Welkom con un duello, duro quanto corretto, con Max Biaggi. L’inizio stagione non va sempre secondo i piani (quarto posto a Jerez e LeMans), ma il “Dottore” trova a poco a poco l’affiatamento necessario con la M1 e si piazza ai piani alti della classifica. Il rivale in campionato non è però Max Biaggi, ma Sete Gibernau, anche lui in sella alla “ex-findanzata” Honda. I due erano quasi amici, ma in Qatar accade l’inevitabile frattura: l’equipe di Rossi lascia, irregolarmente, tracce di gomma sulla griglia di partenza per dare a Valentino maggior grip in partenza su una pista notoriamente polverosa. Gibernau e il suo entourage avrebbero reso nota la cosa alla direzione gara, scatenando l’ira di Rossi, che parte dall’ultima posizione e si lancia in una rimonta furibonda, salvo poi cadere.
Gibernau vince e si rilancia in classifica. Oltre al danno, la beffa. Furioso e profetico, Rossi dichiara: “Farò di tutto perché Sete non vinca mai più una gara”. Poi vince le ultime tre gare della stagione, laureandosi campione con un round d’anticipo, a Phillip Island, dopo un altro duello all’ultimo giro con lo spagnolo. L’impresa che sembrava impossibile solo 9 mesi prima è compiuta.
Altrettanto stupefacente fu il 2007 di Casey Stoner. Dopo una stagione con la Honda di Cecchinello, marcata da picchi di velocità sorprendenti ma anche tante cadute, l’australiano raggiunge la Rossa di Borgo Panigale quasi in sordina, vista la consolidata presenza in squadra dell’italiano Capirossi. Il passaggio alla categoria 800 e alle gomme Bridgestone si rivela invece vincente per Stoner, che mette tutti dietro fin dall’esordio in Qatar. Vincerà altre 9 gare, realizzando inoltre 4 podi, 6 giri veloci, e 5 pole position. Sorprendendo tutti, Stoner surclassa la concorrenza in casa (Capirossi) e fuori (Pedrosa e Rossi), laureandosi campione con tre gare d’anticipo, sotto la pioggia a Motegi. Iniziata nel 2003, l’avventura Ducati in MotoGP si corona così con quello che è, ad oggi, il suo unico titolo piloti nel motomondiale.
Secondo voi, quale tra queste due stagione è stata la più emozionante? Chi ha compiuto l’impresa più leggendaria, Casey o Valentino? Votate e lasciate i vostri commenti su Facebook (nella sezione "Domande')! Alla fine di questa serie, verrà decretata da voi la stagione migliore.