Smessi i rossi panni del pilota di MotoGP, Valentino veste in questi giorni la nera tuta del rallysta sulla Ford Fiesta WRC al Monza Rally Show. Non ha lasciato nulla al caso per questa avventura su quattro ruote il pilota di Tavullia, allestendo un team di tutto rispetto che porta il marchio della VR46, la sua società che gestisce il proprio merchandising, oltre a quello di altri campioni delle moto, come Kevin Schwantz e Toni Cairoli. Come compagni di squadra il fido Uccio Salucci e Davide Brivio, che gli stanno dando filo da torcere sulla pista brianzola.
“Mi sto divertendo da matti – confessa Rossi – è bellissimo essere qui tutti assieme e finire la stagione di gare in questo modo. Siamo tutti vicini come tempi, Uccio mi è addirittura davanti, è meglio che mi facciano vincere o il prossimo anno faccio pagare il team a loro” scherza. Il sorriso sulle labbra, il Dottore sembra avere dimenticato i guai con la Ducati e pensa solo a divertirsi, e magari a battere l’otto volte campione del mondo Rally Sebastian Loeb, anche lui in gara. “L’unico modo forse sarebbe che lui non si svegliasse domenica mattina – risponde con una battuta – ma già gareggiare con Loeb è un onore. Ho avuto occasione di parlargli e mi è piaciuto molto, è uno forte. Il mio rivale qui comunque è Dindo Capello, è con lui che me la sono giocata nelle ultime edizioni”.
Dopo le due prime prove speciali Vale è sesto, subito davanti a Brivio, ma dietro a Uccio, 4°. “Oggi ho preso la mano da domani le cose cambiano – promette – Era da un po’ che non guidavo una WRC, sarebbe bello avere più occasioni durante l’anno”.
Anche a Monza il ricordo di Simoncelli è ben presente, è stata allestita un’area dove è esposta la RC212V del Sic e molti piloti portano il numero 58 sulla loro auto. Anche Marco era un appassionato delle quattro ruote e lo scorso anno aveva partecipato al Rally sulla pista brianzola. “In questi giorni ho pensato molto a lui – dice Rossi – mi manca non poterlo sfidare sulle quattro ruote. Sic era una grande appassionato di Rally, io e il mio gruppo di amici l’avevamo trascinato in questo mondo, mi ricordo le prime volte che ha provato una macchina da gara nei parcheggi, poi è diventato forte. La cosa importante è che anche tutta la gente qui a Monza conservi di lui un grande ricordo”.
Impossibile poi non parlare della stagione appena conclusa, che Valentino non esista a definire “la peggiore della mia carriera”. La fiducia per il futuro però non manca: “in Ducati stanno lavorando molto e la moto per il prossimo anno sarà abbastanza diversa, dovremo però aspettare i test in Malesia del prossimo anno per vedere quanto sarà competitiva”. Intanto in questi giorni il lavoro sulla GPZero è stato portato avanti da Carlos Checa, lo spagnolo ha trovato la moto migliorata e ha individuato nella posizione del pivot del forcellone uno dei punti su cui lavorare. “E’ un aspetto su cui ci siamo concentrati, come più in generale su tutta la distribuzione dei pesi – conferma Rossi – Per fare grandi modifiche sono necessari tempi lunghi, ma in Ducati sono molto motivati. Sono comunque contento che Carlos abbia provato la Desmosedici, le sue indicazioni ci saranno utili”.
Anche sulle quattro ruote i pensieri del nove volte iridato sono comunque sempre diretti alla Rossa: “Cosa voglio per Natale? Una GP12 competitiva”. Speriamo che la letterina giunga a destinazione.