Ducati ha vinto: test liberi nel 2012

Aumento di peso per le Moto2, protezione alla leva del freno anteriore per tutti

La Ducati ha vinto, il prossimo anno, come aveva già annunciato Carmelo Ezpeleta nei mesi scorsi, nel 2012 non ci sarà più alcuna limitazione per i test dei piloti della MotoGP. L’ufficializzazione è arrivata nel corso della riunione della GP Commision, compostata dal CEO di Dorna, Ignacio Verneda per la FIM, Hervé Poncharal per l’IRTA e Takanao Tsubouchi la MSMA, tenutasi a Valencia lo scorso 5 novembre. Valentino Rossi è stato accontentato, dopo essersi lamentato a più riprese di come la MotoGP sia “l’unico sport in cui gli atleti non possono allenarsi”. Shuei Nakamoto, vicepresidente di HRC, si era dimostrato invece scettico su questa proposta: “favorirà solo le Case europee” aveva commentato riferendosi alla Casa di Borgo Panigale.

Liberalizzazione delle prove quindi, ma un limite ancora resiste: quello del numero massimo di pneumatici forniti dalla Bridgestone nel corso della stagione, dovrebbero essere 240 gomme a pilota, ma per il dato ufficiale bisognerà aspettare ancora un mese.

Nel corso della riunione sono stati anche decisi i pesi minimi per le tre categorie, in MotoGP rimangono i 150 Kg per le moto di 800 cc, mentre da 801 a 1000 cc salgono a 153, 5 Kg in più per le Moto2, che passano da 135 a 140, mentre il limite minimo per le Moto3, comprensivo di moto e pilota, è fissato in 148 Kg.

Restrizioni tecniche anche per gli impianti frenanti nella classe regina, le MotoGP potranno usare freni in carbonio del diametro massimo di 320 mm e sarà possibile scegliere fra solo due opzioni di dischi con masse diverse. Per il solo 2012, invece, le CRT sono dispensate dal seguire questa regola, potendo utilizzare qualsiasi diametro vogliano.

Il sistema di protezione della leva del freno utilizzato nel 2011 sulla Moriwaki di Toni EliasDal punto di vista della sicurezza, come aveva già anticipato Loris Capirossi, tutte le moto dovranno essere equipaggiate  con una protezione alla leva del freno anteriore, in modo da evitare che si inneschino brusche frenate nell’eventualità di un contatto tra piloti. La realizzazione di tale elemento è lasciato alla discrezionalità dei vari team, ma deve coprire necessariamente l’intera leva, deve resistere agli urti e non deve rappresentare un pericolo per i piloti, si può quindi agire sul profilo del cupolino per coprire la leva.

Nel caso tale protezione sia collegata a qualsiasi parte dell’impianto frenante, come la pompa del freno ad esempio, il produttore dell’impianto deve rilasciare una dichiarazione al Direttore Tecnico in cui garantisca che non va ad interferire in nessun modo nella frenata.


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