Stoner gioca con Spies: Furbacchioner

Clamoroso botto alla 1a curva: fuori Rossi, Hayden, De Puniet e Bautista

La gara numero 17 della Malesia è oramai alle spalle. E' stata cancellata del tutto e non compare più da nessuna parte: dalle statistiche alla classifica del mondiale, è di fatto una gara fantasma, che non c'è, come la camera numero 17 di un hotel americano.

Valencia è la numero 18. Una gara dichiarata wet, cioè bagnata, status che nella categoria MotoGP dà la possibilità ai piloti di rientrare ai pits in corso d'opera a sostituire la propria moto con l'altra, settata diversamente. Ma ciò non è servito.

Ha vinto Casey Stoner in un anno per lui stellare.

Ha condotto la gara per 26 giri su 30, quando le condizioni del tracciato hanno messo in crisi la sua Honda, che è stata raggiunta e passata dalla Yamaha M1 di Ben Spies. Ma all'ultima curva l'australiano si è messo il texano nel mirino, ha aperto il gas e ha pensato che ci fosse il sole. L'ha fagocitato sulla linea in un sorpasso al limite del fotofinish, nel quale 15 preziosi millesimi gli hanno regalato per la decima volta la vittoria e per la sedicesima volta il podio.

"E' incredibile come sia successo - ha detto l'australiano - Non volevo spingere troppo perché il tracciato era troppo pericoloso. La pioggia aumentava e ho cercato di stare morbido, ma all'ultima curva ho spinto più che potevo. E' la prima volta nella vita credo che ottengo una vittoria sulla linea, è una bella sensazione".

spies valenciaQuindi a Ben Spies è andato un secondo posto dal sapore dolceamaro, una gara magnifica per il texano (partito dalla terza casella) che  raddrizza una stagione che ultimamente sembrava flettere verso il basso.

"Ho cercato di fare del mio meglio - ha detto il texano - eravamo uno di fronte all'altro, poi all'ultima curva Casey mi ha passato, non ho capito neanch'io come!".

Ci ha pensato Stoner a spiegarglielo, una volta trovatisi accanto al parco chiuso, con una serie di complimenti e di pacche sulle spalle.

Ottimo il terzo posto di Andrea Dovizioso, che va ancora una volta a podio, ma per l'ultima volta con la Honda, dal momento che dopodomani sarà in sella alla sua nuova Yamaha 1000cc.

La gara (30 giri).

valencia rossi incidenteIl semaforo si spegne e subito, alla prima curva, la Suzuki di Bautista si fa strada dalla quinta posizione in griglia. Lo spagnolo si ritrova davanti Andrea Dovizioso che ha già impostato la staccata. La gomma posteriore del Dovi tocca l'anteriore di Bautista il quale scivola, andando a colpire in pieno Valentino Rossi già quasi in piega e lo butta giù. Nell'effetto domino restano anche coinvolte le Ducati di Randy De Puniet e di Nicky Hayden, esterni a Valentino.

Lo spagnolo andrà poi a scusarsi con tutti i piloti, prima di tutti con Hayden che nell'impatto ha riportato una botta alla mano destra.

“C'erano delle buone possibilità per fare una bella gara – ha detto Vittoriano Guareschi - ma dopo 10 secondi la nostra gara è finita. Noi siamo le vittime che hanno pagato di più, è finita la stagione se Dio vuole”. Record in negativo per Valentino Rossi, che termina con 13 cadute il primo mondiale in carriera nel quale non ha mai vinto, e il podio l'ha visto solo una volta, con il terzo posto di Le Mans.

“E' stata una pessima stagione - Ha commentato Nicky Hayden - Sono molto dispiaciuto perché ero veramente convinto che oggi in queste condizioni di freddo e pioggia avremmo potuto fare bene. Per fortuna non mi sono fatto troppo male alla mano. Spero che finisca presto sto 2011”.

Al 1° giro transitano attraverso le fotocellule i 12 piloti rimasti in gioco, di cui nell'ordine: Stoner, Pedrosa, Spies, Dovizioso, Crutchlow, Abraham, Elias, Nakasuga, Capirossi.

Al 2° giro. Dovizioso passa Pedrosa si lancia all'inseguimento di Stoner, che allunga. Tra i due c'è ancora in ballo la lotta per la terza posizione nel mondiale e il conseguente gruzzolo di premi.

Al giro 13 Casey Stoner registra il giro più veloce (1'34”259) e il suo distacco da Dani Pedrosa (2°) è già di 10 secondi. Dovizioso è lì attaccato al compagno di squadra spagnolo con il quale ha già fatto diversi sorpassi, con Ben Spies, cauto, che li osserva in quarta posizione. Seguono Abraham, Crutchlow, Capirossi (7°), Elias, Nakasuga, Hayes, Barberà e Aoyama.

A cinque giri dalla fine le Honda accusano la 'stanchezza' di un tracciato difficile e inumidito da spruzzi di pioggia; Stoner, dalla vetta, rallenta visibilmente, Ben Spies passa Dovizioso e si porta in seconda posizione. Dovi è quindi terzo, con Pedrosa che però è più lento.

A tre giri dalla fine, Ben Spies raggiunge e passa un Casey Stoner in evidente difficoltà. Seguono Dovizioso e Pedrosa, con Crutchlow che nel l'ultimo giro passa Karel Abraham per il duello tra rookie. Abraham nel duello finisce però sulla ghiaia.

Giunti sulla bandiera a scacchi, Casey Stoner prende la scia di Spies e scippa al texano la vittoria per 15 millesimi. Il podio è: Stoner, Spies, Dovizioso.

Crutchlow conquista la quarta posizione, mettendo dietro Dani Pedrosa.

Capirossi con il numero 58 di Marco Simoncelli chiude in nona posizione, gli occhi allagati dalle lacrime per il suo 328°, ultimo GP.

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