Lorenzo è arrivato oggi al circuito di Valencia, cappellino calato in testa e una spilla con il numero 58 appuntata sulla felpa. Per Jorge la stagione si è conclusa con tre gare di anticipo, sulla pista di Phillip Island, dopo la caduta nel warm up in cui ha si è amputato la prima falange dell’anulare della mano sinistra. “Un incidente stupido – ricorda il maiorchino – in Australia sapevo che il Campionato era ormai perso ma volevo battere Stoner sulla sua pista di casa, ma ho commesso un errore, ho rischiato quando era inutile”.
L’INCIDENTE – Dopo l’high-side alla penultima curva il pilota della Yamaha pensava di non essersi fatto nulla. “Mi sono alzato spiega e ho solo sentito un forte dolore al dito – racconta - Credevo fosse solo un brutta escoriazione”. La situazione gli è diventata chiara quando di è tolto il guanto: “vedere qual era il danno è stato più difficile da sopportare rispetto al dolore”. A mente fredda la lesione ha continuato a tormentare Jorge: "mi è pesato molto di più perdere un pezzo di dito che perdere i duelli contro Stoner, perché so che quello non tornerà mai più".
IL RECUPERO – La guarigione sta procedendo bene, ma i tempi per un recupero completo sono lunghi. “Ogni giorno sento meno dolore e riesco a stingere sempre meglio le dita – conferma Lorenzo – Sicuramente riuscirò di nuovo a essere competitivo come prima in moto”. Ma non adesso, martedì e mercoledì ci saranno i test sulle nuove moto e probabilmente Jorge non sarà della partita. “Non ho ancora preso una decisione definitiva per il test sulla 1000, lo farò domenica – dichiara lo spagnolo – Ma queste sono moto potenti e pesanti e richiedono il 100 per cento della forma. Guido già lo scooter, ma le MotoGP sono un’altra cosa” aggiunge con un sorriso.
Se Jorge non sarà in sella saranno Ben Spies e Dovizioso a dovere dare le prime indicazioni sulla M1 versione 2012. “Andrea è sempre stato veloce con ogni moto che ha guidato nella sua carriera e so che è un buon collaudatore – afferma Lorenzo – Comunque per i test di fine a gennaio a Sepang avrò sicuramente recuperato la perfetta forma”.
MARCO – L’incidente capitato a Simoncelli ha scosso molto il maiorchino, che è volato in Italia la scorsa settimana per portargli il suo ultimo saluto. “Vedere quelle immagini in tv o essere stato è lo stesso, è stata una sensazione bruttissima – dice – Quando ho visto il casco di Marco rotolare ho sperato con tutto il cuore che non gli fosse successo niente”. Nell’ultimo messaggio lasciato al Sic, Jorge gli ha chiesto scusa: “quando ho discusso con lui, soprattutto nel gran premio dell’Estoril, avevo seguito le mie emozioni - spiega – ma col senno di poi mi dispiace averlo fatto. Non sono una persona religiosa, ma vedendo le immagini dell’incidente di Marco ho pregato che non gli fosse successo niente”.