Stoner: in sella pensi solo a correre

Casey: "la perdita di Sic è stato uno shock, ma in moto devi essere concentrato"


Sotto la pioggia di Valencia, mentre le Ducati si sono proiettate nella parte alta della classifica, le Honda si sono inaspettatamente ritrovate in affanno. Se Casey Stoner nel primo turno di libere era riuscito comunque ad ottenere negli ultimi minuti il miglior tempo, nel pomeriggio ha chiuso la sessione in ottava posizione.

Con tutti i giochi per il Campionato già chiusi, l’australiano ha preferito non prendere rischi inutili. “Se devo essere sincero – spiega - in questi due turni non ho mai spinto al massimo. Nella mattina ho cercato di prendere progressivamente confidenza con le condizioni del tracciato, soprattutto in previsione di una gara sotto la pioggia. Nel pomeriggio c’era ancora più acqua e non ho voluto prendere troppi rischi, Le condizioni della pista sono peggiori di quanto mi aspettassi, ci sono molti punti nel tracciato in cui non riesci a sentire bene la moto, quello che succede, ed è difficile trovare la giusta confidenza. Sono stati due turni inutili per trovare un buon setup”.

Per domani, e soprattutto domenica, le speranze di Casey sono quelle di un miglioramento del meteo: “le previsioni del tempo non sono troppo buone – ammette Casey - bisognerà aspettare per scoprire quale condizioni troveremo domenica anche se spero di correre una gara sull’asciutto”.

Anche Stoner porta nel cuore Marco Simoncelli e il numero 58 sul parafando anteriore della sua RC212V: “sappiamo quali sono i rischi che corriamo in questo sport, ma la perdita di Marco è stata comunque uno shock. Pensi di più a tutto quello che può succedere, ma quando torni in pista sei di nuovo concentrato”.

Anche Andrea Dovizioso ha provato le stesse sensazioni tornando in sella: “quello che mi aspettavo mi è stato confermato dalla pista, non ho paura” ha detto il forlivese. Per lui la nona posizione nel primo turno e un passo avanti nel secondo, chiuso in sesta. “Guidare oggi è stato difficilissimo – spiega Andrea – il grip è precario, me ne ero già accorto ieri facendo un giro a piedi del circuito”. Le prime impressioni sono state confermate una volta in sella: “ci sono state molte cadute in frenata, a moto dritta, significa che il grip è pari a zero – continua il Dovi - Non ho voluto forzare e prendere rischi inutili, considerato questo sono abbastanza contento della giornata”.

La Honda lamenta anche qualche difficoltà a portare in temperatura le gomme: “al posteriore, la temperatura del lato sinistro del pneumatico è anche di 10° inferiore a quella registrata sulle altre moto – specifica – Questo potrebbe essere un problema soprattutto dal punto di vista della durata in gara”. A stupirlo sono state le Ducati: “ci deve essere una motivazione tecnica per queste loro prestazioni sull’acqua, forse la distribuzione dei pesi – ipotizza Andrea – Li ho visti guidare molto sporchi ma hanno fatto dei bei tempi, e Rossi riesce a frenare veramente forte”.

Articoli che potrebbero interessarti