Capirossi: un onore portare il 58

"Questa mattina mi sono dovuto fermare ai box dopo un giro per l'emozione"

Capirossi: un onore portare il 58

Non ha retto alla emozione Capirossi quando questa mattina è salito sulla Desmosedici con il numero 58 in onore di Simoncelli, ha fatto solo un giro e poi è rientrato ai box. La commozione è stata troppo forte: “ho sentito un peso enorme sul cuore per l’onore di portare il suo numero – ha detto Loris – Sono contento che sia l’ultima gara sia per me sia per il numero di Marco e spero che anche lui apprezzi”. Capirex ha abbandonato per una volta lo storico 65, con cui ha corso la prima volta nell’1987 e che non ha mai abbandonato, se non quando fu campione del mondo in 125 e nel 1994 quando corse con il 2. “Vedere il 58 sul mio cupolino mi rende veramente orgoglioso” ammette.

E per un momento, nel turno della mattina, quel numero è stato davanti a tutti nella lista dei tempi: “per un attimo ho sognato, ma sono comunque convinto di poterlo portare di nuovo in alto questo fine settimana”. Il primo turno Capirex l’aveva concluso in quinta posizione, mentre nel pomeriggio è scivolato in dodicesima. Il motivo è ben chiaro per l’imolese: “la Bridgestone porta nei weekend di gara anche gomme vecchie, costruite una o anche due stagioni prima, basta guardare i numeri di serie per scoprirlo – spiega – a me è capitata una di queste”. La mescola non lavorava bene, non consentendo buone prestazioni: “infatti a cinque minuti dalla fine del turno ho montato il pneumatico usato questa mattina, anche se ormai era quasi distrutto, e sono subito riuscire ad abbassare i tempi. Ieri ho detto che avevamo fatto delle richieste alla Bridegestone per il prossimo anno, anche questa abitudine di portare gomme non fresche deve cambiare subito”.

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