Capirossi: 22 anni di sorpassi

Dopo 328 gare e 3 mondiali, il pilota appende gli stivaletti al chiodo

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Questo fine settimana a Valencia, Loris Capirossi correrà la sua ultima gara nel motomondiale. Classe 1973, Loris è il veterano della MotoGP per eccellenza, con 327 gran premi all’attivo. In 22 anni di corse, “Capirex” ha sempre lottato, abituandoci a “giri secchi” al fulmicotone e sorpassi coraggiosi, ma spesso anche mostrando una maturità e capacità analitica rare tra i suoi colleghi.


ESORDIO ENTUSIASMANTE – “Capirex” arriva nel motomondiale senza timori reverenziali e si laurea campione alla prima stagione sulla Honda 125 nel 1990, con 3 vittorie e 5 podi collezionati. All’ultima gara, disputatasi a Phillip Island, Loris si gioca il titolo contro Stefan Prein e Hans Spaan. Durante la gara, quest’ultimo prova anche a dare un pugno a Fausto Gresini, compagno di squadra di Loris, accusandolo poi di ostruzionismo. A 17 anni e mezzo, Capirossi è allora il pilota più giovane della storia a diventare campione del mondoL’anno successivo, Capirossi ripete l’impresa, migliorando anche le proprie statistiche: 5 vittorie e 7 podi.


I PRIMI ANNI NELLA 250 – Nel 1992, Capirossi compie il salto di categoria, restando comunque in casa Honda. È una stagione di transizione, che Loris chiude in crescendo, classificandosi 12º. Nel 1993, dopo un inizio poco convincente, “Capirex” cambia passo e arriva all’ultima gara con 10 punti di vantaggio sul giapponese Tetsuya Harada, che sarà il suo principale rivale negli anni a seguire. Questa volta però la favola non si ripete: Loris ha problemi con la ruota posteriore e termina la gara al 5º posto, con Harada vincitore alla prima stagione completa in sella ad una 250. Nel 1994,  deve fare i conti con Max Biaggi e l’Aprilia, un binomio perfetto che si aggiudicherà 3 titoli consecutivi. Loris lotta, vincendo 4 gran premi, ma chiude l’anno in terza posizione, alle spalle di Biaggi e Okada.


L’ARRIVO NELLA CLASSE REGINA – Nel 1995, Capirossi passa in 500, ancora in sella ad una Honda. Chiude la stagione con un incoraggiante podio al Montmeló e un sesto posto in classifica generale. L’anno successivo, Wayne Rainey lo chiama alla Yamaha. Al termine di una stagione martoriata da ritiri e chiusa in decima posizione, ma con una vittoria ad Eastern Creek dopo la caduta di Mick Doohan ed Alex Criville in lotta fra di loro, Capirossi decide di tornare a gareggiare nella 250.


FIGLIOL PRODIGO – Nel 1997, Capirossi raggiunge lo storico rivale Harada sull’Aprilia, moto altamente competitiva, lasciata vacante dal passaggio di Biaggi alla Honda. Quest’ultimo si rivela re assoluto della categoria, vincendo il quarto titolo consecutivo, mentre Capirossi finisce la stagione al 6º posto. Nel 1998, Valentino Rossi si unisce a Capirossi e Harada in Aprilia, formando un trio che domina l’intera stagione. A laurearsi campione è proprio Capirossi, con un sorpasso, leggendario quanto controverso, all’ultimo giro del Gran Premio di Argentina su Harada. In lotta con la casa di Noale, Capirossi passa allora alla Honda del team Gresini ma nulla può contro la cavalcata trionfale di Valentino Rossi.


IL RITORNO IN 500 – Nel 2000, Capirossi torna, questa volta definitivamente, nella classe regina. La sua stagione, terminata al 7º posto, culmina in un duello da Far West al Mugello contro Biaggi e Rossi: dopo un’intero gran premio passato ad alternarsi al comando, “Capirex” è l’unico a rimanere in piedi. Ma la stagione successiva coincide con l’inizio del “cannibalismo” di Valentino Rossi (vincitore di cinque titoli consecutivi), e Capirossi deve accontentarsi delle briciole.


SCELTA CORAGGIOSA – Nel 2003, Capirossi passa in Ducati, squadra blasonata nel campionato Superbike ma con poca esperienza nel mondo dei prototipi. L’esordio è sorprendente: terzo al debutto a Suzuka, e primo a Barcellona dopo sole 6 gare. La vittoria del Montmeló interrompe un digiuno di 44 anni della Ducati nel motomondiale. Tuttavia, nel 2004, la Ducati non riesce a replicare i successi e Capirossi termina la stagione al nono posto. Il cambio di rotta definitivo avviene ad inizio 2005: Capirossi vince in Giappone e Malesia e colleziona altri due podi.


DESTINO CRUDELE – Il 2006 sembra proiettarlo verso uno storico titolo mondiale con la Rossa di Borgo Panigale. Capirossi vince a Jerez all’esordio e totalizza altri 3 podi nelle 5 gare seguenti. Perde uno spettacolare corpo a corpo al Mugello contro Valentino Rossi, ma si presenta a Barcellona primo nel mondiale. Qui però rimane vittima di un incidente causato dal compagno Gibernau che coinvolge diversi piloti alla partenza. I danni fisici sono consistenti, la lotta per il mondiale finisce lì. Loris chiude la stagione al terzo posto.


CAMBIO DELLA GUARDA – Con il passaggio alla 800cc, la Ducati vince il titolo mondiale, ma con il giovane Casey Stoner. L’ultima vittoria di Capirossi in Ducati (e in MotoGP) arriva a Motegi, il giorno del titolo di Stoner. A fine stagione, la storica coppia Capirossi/Ducati divorzia. Loris va alla Suzuki.


VIALE DEL TRAMONTO – Capirossi non riesce ad essere competitivo in Suzuki. Il suo unico podio in tre stagioni arriva a Brno, nel 2008. Nel 2011, torna per un ultimo ballo in Ducati, nel team Pramac. Attardato in classifica generale e con svariati acciacchi dopo una lunga carriera, Loris annuncia a Misano il ritiro dal mondo delle corse. Un ritiro che probabilmente non lo allontanerà dal mondo attivo delle corse visto che la Dorna lo vorrebbe come responsabile della sicurezza dei piloti. Non si sa se al fianco di Franco Uncini o meno.

"Il mio ruolo è tutto da decidere - ha detto Loris alla vigilia dell'ultimo Gran Premio della sua carriera - ma ho le idee molto chiare. La MotoGP è ad un bivio: troppi pochi piloti e troppa differenza fra le moto ufficiali e quelle Satelliti. Inoltre c'è il problema delle gomme da risolvere: quest'anno ci sono state troppe cadute determinate dalla lentezza con la quale le Bridgestone vanno in temperatura. Bisognerà anche esaminare bene la questione dell'elettronica. Vedremo. Questa gara sarebbe dovuta essere una festa, ma la tragedia di Marco Simoncelli a Sepang mi pesa sul cuore".


I suoi numeri: 328 gran premi, 3 titoli mondiali, 29 vittorie, 99 podi, 41 pole positions, e 32 giri veloci. Ciao Loris, e grazie di tutto!

 


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