Valencia, il primo GP senza Simoncelli

Capirossi: "nessuno vorrebbe correre, ma dobbiamo farlo per Marco"


Il Gran Premio di Valencia sarà il primo e l’ultimo. Il primo senza Marco Simoncelli, la usa Honda numero 58 in pista, i suoi riccioli biondi, il suo sorriso e la sua voglia di scherzare. L’ultimo della stagione e dell’era delle 800 in MotoGP, in attesa delle mille i cui motori rimbomberanno nel circuito spagnolo martedì e mercoledì. Sarà il primo Gran Premio in cui i piloti affronteranno le loro paure e i loro ricordi, in cui cercheranno di ritornare a una normalità che impone di convivere fianco a fianco con la gloria e la tragedia. Sarà l’ultimo Gran Premio prima della pausa invernale, del futuro fatto di moto nuove, e per qualcuno sarà anche il momento dell’addio, alle gare o alla squadra con cui ha corso per anni.

In ricordo di Marco – Il Sic sarà presente, nel cuore di ogni pilota, addetto ai lavori e tifoso. I 500 commissari di pista del Ricardo Tormo porteranno il lutto al braccio in segno di rispetto, Andrea Dovizioso il numero 58 cucito sul cuore. Valentino Rossi ha preparato qualcosa di speciale, e ancora segreto, per onorare l’amico e il padre di Marco, Paolo, ha chiesto che sia il suono dei motori a salutare suo figlio. “Nessuno avrà voglia di scendere in pista, ma dobbiamo farlo anche per lui e tutti gli appassionati di motociclismo” dice Loris Capirossi facendosi portavoce del sentimento che accomuna tutti i piloti. “Dobbiamo fare un bello spettacolo per ricordare Marco” gli fa eco Stoner, e tutti vogliono dare battaglia in pista per potere dedicargli un sorpasso, una staccata, un brivido.

Andrea contro Dani – Il GP di Valencia avrà un significato particolare per Loris Capirossi, che dopo 22 appenderà il casco al chiodo, e Andrea Dovizioso, per cui sarà l’ultima gara in sella a una Honda. Il forlivese martedì sarà sulla Yamaha M1 con i colori del team Tech 3 e vorrebbe salirci con il terzo posto in Campionato in bacheca. Arriva in Spagna con 4 punti di vantaggio sul compagno di squadra Dani Pedrosa e, se riuscisse a batterlo, sarebbe per l’italiano il miglior risultato in carriera in MotoGP. Il Dovi, nel 2011, è riuscito a salire per sei volte sul podio ma gli è sfuggita fino a oggi la vittoria.

Solo la matematica, invece, tiene ancora in gioco Rossi per la quinta posizione nel Mondiale, Ben Spies lo precede di 17 punti. Per scavalcarlo, l’americano non dovrebbe guadagnare neanche un punto e l’italiano dovrebbe tagliare il traguardo almeno in seconda posizione, un risultato difficile da raggiungere visti i problemi con la sua Ducati. Chi sicuramente salterà il GP di Valencia sarà Jorge Lorenzo, ancora convalescente dopo l’amputazione di parte di un dito sofferta nel warm up della gara australiana.

Ancora due titoli – In Moto2 e 125 i giochi sembrano essere ormai decisi. Stefan Bradl guida la classifica della classe intermedia con 23 punti di vantaggio su Marquez e non si sa ancora se lo spagnolo sarà in condizione di gareggiare questo fine settimana, a causa dei postumi delle cadute rimediate a Phillip Island e Sepang. Marc domani si sottoporrà a una visita medica in cui scoprirà se potrà essere della partita. In caso di forfait dello spagnolo, il tedesco partirà per la gara con il numero 1 già sulla sua carena. Per il tedesco, decisiva la bandiera rossa in Malesia che ha concluso anticipatamente la gara quando era in seconda posizione alle spalle di Luthi, i punti della prima posizione gli avrebbero permesso di laurearsi campione con una gara di anticipo.

Avrebbe potuto chiudere il campionato già a Sepang anche Nico Terol, che ha sofferto sia la tensione che il caldo. Zarco lo insegue a 20 punti di distanza e solo una debacle dello spagnolo sulla pista di casa e una vittoria del francese potrebbero portare il titolo del mondo oltralpe. Chi lo vincerà sarà l’ultimo numero 1 della classe 125 due tempi, che il prossimo anno sarà sostituita dalla Moto3, con motori di 250 cc a quattro tempi.

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