Hiroshi Aoyama è l’altra faccia del team Gresini, così diverso eppure uguale rispetto a Simoncelli. Alto ed estroverso l’italiano, più minuto e riservato il giapponese. Ad accumunarli la stessa moto e la stessa squadra, oltre allo sguardo allegro e spensierato. Si erano affrontati sulle due tempi 250, erano passati tutti e due l’anno scorso nella classe regina, con la Honda, e in questa stagione avevano condiviso il box.
Rivali, come lo sono sempre i compagni di squadra, ma nello stesso tempo amici, rispettosi l’uno dell’altro, come solo due ragazzi semplici e buoni possono essere. Hiroshi ha voluto ricordare il Sic con queste parole sul suo blog.
“Il mio compagno di squadra Marco è caduto durante la gara di Sepang. Ha lottato duramente per la sua vita ma sfortunatamente non ce l’ha fatta. Non riesco a pensare nessuna parola per descrivere questa tragica perdita.
È stato uno dei miei rivali fin da quando correvamo nella 250 e ancora quando siamo passati insieme in MotoGP, potevo sentire la tensione fra di noi e ci facevamo attenzione l’uno all’altro essendo debuttati. E poi il presente, in cui abbiamo corso nello stesso team nella stessa classe. Era una persona generosissima, dove c’era lui non esistevano problemi. So che tutti riponevano grandi aspettative in lui da quando aveva iniziato ad andare forte. Era amato da tante persone e so il perché. In Australia era arrivato secondo, sul podio. È anche in questo fine settimana era così forte sulla sua moto… ma perché? Come? Questo è tutto quello ch riesco a pensare adesso.
Voglio fare la mie condoglianze alla famiglia di Marco, ai suoi tifosi, a tutta squadra.
Riposa in pace Marco”.