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Mentre la salma di Marco Simoncelli è arrivata a Coriano per i funerali che, salvo contrordini da parte della Procura dovrebbero celebrarsi alle ore 15 di giovedi nella chiesa di Santa Maria, nel web dilaga un video sulla scarsa professionalità dei soccorsi sul circuito di Sepang, già multato per imperizia nel venerdì di prove libere della Moto2. La FIM aveva infatti deciso di multare gli organizzatori con 15.000 euro per non aver esposto alla curva in questione la bandiera bianca atta ad indicare la presenza di acqua sull’asfalto, creando così una situazione di estremo pericolo per i piloti in pista: Marc Marquez e Bradley Smith avevano dovuto rinunciare a correre a causa dei gravi infortuni riportati a seguito di quell'episodio.
Si tratta di un video amatoriale ripreso con il cellulare da uno spettatore. Si vedono i primi goffi soccorsi, dove Marco Simoncelli, privo di sensi, viene caricato in barella senza collarino e al quale non viene praticato subito il massaggio cardiaco. I soccorritori corrono verso l'ambulanza arrivata a bordo pista, ma inciampano lasciando cadere rovinosamente il corpo di Marco. Nel frattempo Paolo Simoncelli, il papà, che storicamente segue prove e gare del figlio lungo il circuito, arrivasu uno scooter che molla sul prato per accorrere da suo figlio, esanimei.
Questo video sta già scatenando polemiche sui soccorsi, considerando anche il fatto che nella conferenza dedicata all'incidente gli addetti ai lavori hanno dichiarato che i soccorsi erano stati eseguiti in maniera tempestiva e impeccabile.
Valentino Rossi, appena sceso dallo stesso volo che ha trasportato Marco a Roma, ha così risposto alla stampa che lo incalzava.
"Noi lo sappiamo già che ci possiamo far male, quando corriamo, non è che una cosa così ci cambia tanto. Marco ed io stavamo insieme quasi tutti i giorni, i ricordi sono tanti"
E alla domanda sul fatto che qualcuno ha scritto che ora smetterà di correre, Rossi ha smentito prontamente.
"Io non so chi l'ha detto, non l'ho detto io. Si vede che era una notizia che faceva vendere di più i giornali"
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