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Marco avrebbe detto: "diodo ragazzi, quanti siete!".
Inizia così il saluto della famiglia di Marco Simoncelli ai suoi tifosi sulla sua pagina di facebook.
Il Sic è atterrato questa mattina alle 6 con un volo della Malaysian Airline nel quale hanno volato i suoi familiari, Paolo, il padre e Kate, la fidanzata. C'erano anche Casey Stoner e la moglie Adriana e Valentino Rossi con gli inseparabili Uccio e Davide Brivio.
Ad accogliere il Campione il presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Paolo Sesti e Giovanni Petrucci, Presidente del Coni.
Una presenza, quella di entrambi, che conferma quanto in alto fosse arrivato Marco dopo appena due stagioni nella MotoGP. Non aveva ancora vinto un Gran Premio, ma nel cuore dei tifosi aveva iniziato a prendere la scia di Rossi, che probabilmente in lui vedeva l'unico capace di raggiungerlo. Senza preoccuparsene, però, vista l'amicizia che li legava.
Un particolare, questo, che i tifosi di tutte le bandiere avevano capito, riunendo così il numero 46 ed il 58 nel loro immaginario collettivo.
"La pista era la tua arena, sei morto come un gladiatore", recitava più o meno uno striscione steso questa mattina all'aeroporto di Fiumicino.
Ecco come gli appassionati vedevano Marco. La sua generosità, nella vita come in pista, si era fatta strada nel cuore di tutti, perché il Sic era aggressivo sulla sua Honda quanto dolce ai box. E nessuna manovra da lui fatta era intesa per colpire, al massimo per ricordare di stargli lontano, a debita distanza. Più orso che tigre, insomma e come l'orso pericoloso ma insieme buono, umano. Un cucciolone.
Sotto l'aereo un centinaio di operatori aeroportali ha tributato un lungo applauso al feretro del Campione che oggi stesso è stato trasferito a Coriano.
Il funerale è previsto a Coriano, il suo paese natale, giovedì prossimo.
L'immagine di questo articolo è apparsa oggi su facebook, in vari post, senza indicazione sul nome dell'autore.
