Gresini: Sic, una perdita troppo grande

Il team Gresini non parteciperà al Gran Premio di Valencia né ai test


Fausto Gresini porta incisi nel volto e impressi negli occhi il dolore e la sofferenza per la perdita di Marco Simoncelli. Fausto non ha mai abbandonato il suo pilota dai momenti successivi al terribile incidente, condividendo con il padre di Marco il peso delle tragedia. “Il giorno dopo si soffre ancora di più – dice Gresini, trovando la forza di esprimere le sue emozioni – E’ accaduto tutto così in fretta sono senza parole. So che il nostro è un mestiere pericoloso, che il rischio fa parte del gioco, ma speri sempre che non succeda nulla. Quando accade e ti ci trovi dentro cambia tutto, è difficile accettarlo. E' stato un'incidente provocato da una serie di circostanze negativi incredibili, la moto che è andata verso l'interno della curva invece che all'esterno, essere investito sulla pista più larga del motomondiale”.

Il ricordo che conserva del Sic gli illumina come un lampo lo sguardo. “Ho tante immagini che riaffiorano alla mente di questi due anni passati insieme – sono le sue parole – Marco era spontaneo, uno che faceva sempre quello che pensava, con un cuore d’oro e sempre solare. Non mi ricordo di averlo visto arrabbiarsi una sola volta. Era uno sempre leale con se stesso e con gli altri, uno che amava le sfide e noi, la sua squadra, eravamo un semplice strumento per realizzare i suoi sogni e dare sfogo alla sua passione”.

Un ragazzo speciale che veniva da una famiglia speciale. Col padre Paolo avevano una complicità particolare, simile a quella che si ha tra fratelli, condividevano ogni momento della propria vita” continua Gresini nel ricordo del Sic.

Non è la prima volta che il manager si trova di fronte alla perdita di un suo pilota, era già successo nel 2003, quando Kato aveva perso la vita sul circuito di Suzuka. “Quella volta siamo riusciti a trovare la forza di continuare perché volevamo realizzare il sole di Daijiro – racconta Fausto – e quando Gibernau la gara successiva ha vinto, in Sud Africa, c’è stata una strana magia. Era come se ci fosse anche Kato a guidare insieme a Sete”. Adesso Gresini non pensa al futuro: “non mi ha neanche sfiorato il pensiero. L’unica cosa certa è che la mia squadra non parteciperà al prossimo Gran Premio, a Valencia, né ai test in programma i giorni successivi alla gara”.

Anche Alberto Vitaloni, presidente della San Carlo, sponsor, del team è stato profondamente toccato dalla notizia. “Gli ho parlato al telefono – spiega Gresini – ed era distrutto, aveva intrapreso questa avventura con noi perché si era appassionato a Marco”.

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