Schwantz: Rest in peace, Ciccio

L'ultimo messaggio di Kevin sul cellulare di Marco Simoncelli


Questa notte il cellulare di Simoncelli è squillato forse per l’ultima volta, sullo schermo è comparso un messaggio mandato da Kevin Schwantz. “Rest in peace, Ciccio” gli ha scritto il texano, usando il soprannome che aveva dato a Marco. Kevin amava l’italiano, così simile per altezza e stile di guida a lui, molto fisico, arrembante e spettacolare.

Si era conosciuti sui campi di gara e Schwantz era diventato uno dei suoi più grandi tifosi e difensori, soprattutto dalle accuse di scorrettezza che ogni tanto venivano sollevate. La loro corrispondenza tramite il cellulare era incominciata in primavera, quando il campione della Suzuki aveva espresso il desiderio di mandare un messaggio al Sic.

"Ho pensato di inviare un SMS a Simoncelli, perché ho capito che è un ragazzo entusiasta e che desidera fortemente correre in testa, e che vuole a tutti i costi vincere una gara – aveva dichiarato Kevin - E' motivatissimo, molto di più rispetto alla maggior parte dei ragazzi là fuori. Ma penso che sia rigorosamente a causa della sua età. A volte è necessario che qualcuno ti dica: "Ehi, non importa quello che succede nei primi dieci giri. E' l'ultimo giro che devi fare in modo di essere ancora lì a giocartela. Datti la possibilità di vincere. Non mi importa se sei il ragazzo più veloce là fuori per 24 dei 25 giri, se non finisci quel 25° giro, non vinci. Marco non parla molto bene l'inglese, ma io stava cercando di pensare a un modo di mandargli un testo o una e-mail e dirgli: "Ciccio, assicurati di essere lì alla fine. Hai la velocità per vincere, ma devi darti l'opportunità per farlo".

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