Rossi: oggi mi sono svegliato bene

"Checa sulla GP12 più lento di Battaini? La nostra è una moto difficile"


Il nono posto in griglia ha il profumo di una vittoria nel pomeriggio malese, soprattutto dopo il baratro di ieri, in cui Valentino inseguiva Pedrosa lontano quasi due secondi e mezzo. La terza fila non può essere saluta come il trionfo, ma la distanza dalla pole è ridotta a meno di un secondo, 933 millesimi. “Oggi mi sono svegliato dal rincoglionimento” ha scherzato il Dottore, riferendosi ai suoi detrattori che lo vorrebbero non più veloce come nei tempi migliori.

Finalmente sono riuscito a guidare” ha continuato ritrovando un briciolo di speranza, la modifica al link della sospensione posteriore provata sul finale del turno del pomeriggio di ieri ha funzionato. “Riesco a sentire meglio il davanti e a forzare maggiormente l’entrata in curva – spiega – Questa mattina era andata ancora meglio, soprattutto con la gomma dura, che è quella che useremo in gara, sono stati molto costante”. Gli avversari saranno i piloti subito davanti a lu in griglia: “Hayden, Bautista ed Edwards – specifica Vale – penso che Simoncelli avrà un altro passo”.

A sporcare la giornata tutto sommato positiva è stata una scivolata innescatasi “sempre nello stesso modo – sottolinea il pilota di Tavullia - Quando la moto va meglio e forzo di più, vado a terra. Nel momento in cui sono nella massima piega e lascio i freni per dare il gas si innesca una vibrazione all’anteriore e cado. Nei box la chiamiamo ‘fucking vibration’ perché è l’ultima cosa che senti prima di entrare nel buco nero. Delle 12 volte in cui sono caduto in questa stagione, questo comportamento della moto ne ha causate il 90 per cento”. È questo il più grande problema che Valentino rileva sulla Desmosedici, il centro delle preoccupazioni. “Non capiamo ancora perché succeda – ammette – la colpa non è dell’erogazione del motore, che comunque è più brusca. Probabilmente in quella fase non abbiamo abbastanza carico sull’avantreno che si alleggerisce ulteriormente per l’accelerazione”. Il risultato è una perdita di fiducia: “ho sempre paura di potere cadere da un momento all’altro, non è una bella sensazione” commenta.

Ci sono anche altri problemi, per così dire veniali, che affliggono la Ducati su questa pista, non ultimo la scarsa velocità di punta. “La Desmosedici non ha più quel vantaggio di motore degli altri anni – sottolinea Rossi – ma la causa del nostro ritardo è nella fase di accelerazione. Le Honda escono molto meglio dalle curve che immettono sui rettilinei, penso sia un vantaggio dato dalla gestione elettronica. Poi influisce anche la velocità a centro curva, che non è fra le più elevate”. Il risultato è che “nell’ultimo settore della pista perdo 6 dei 9 decimi che accusa di ritardo sul giro” rileva Vale.

Per riuscire a capire come risolvere questi problemi, Carlos Checa è già sceso in pista al Mugello sulla GP12, le temperature erano basse, intorno ai 13 gradi e lo spagnolo ha provato per due giorni, anche se il primo solo al pomeriggio. I tempi non sono stati incoraggianti e il suo miglior crono è stato di circa 6 decimi più lento di quello del collaudatore Franco Battaini.

Non sapevo che Carlos avesse già provato la moto 2012 - ha cercato di mostrarsi sorpreso Valentino – sarà interessante conoscere la sua opinione”. A chi gli ha chiesto cosa penserebbe se i tempi del Campione della Superbike fossero stati inferiori a quelli dei collaudatori, ha risposto: “che la nostra è una moto difficile, ma questo lo sapevamo già”.

Sperando che le conferme servano più dei dubbi.

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