Australia: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Stoner fa suo il jackpot davanti ai suoi tifosi, weekend da dimenticare per Lorenzo

"Casey Island" mantiene tutto quello che aveva promesso: titoli, sia piloti che marche, vittoria e festa. Nella terra dei canguri, Stoner balza verso il cielo e non lascia neppure le briciole agli avversari, che stanno a guardare, dall’elicottero in volo per Melbourne o sdraiati nella ghiaia della via di fuga. La pista è bella, nonostante i buchi da parcheggio di periferia, e gli italiani si esaltano: De Angelis vince, Sic e Dovi continuano la loro sfida e salgono sul podio. Pochi giorni e si ricomincia in Malesia, poi tutti in Europa per il finale della stagione.

IL BELLO – Titolo, vittoria, compleanno, Stoner ha l’imbarazzo della scelta per cosa festeggiare. “E’ la mia più bella stagione” dice col numero 1  nel le sue mani, non potrebbe essere altrimenti, 9 vittorie, 11 pole e il merito è tutto suo: il secondo in campionato è Lorenzo, non un pilota Honda.

IL BRUTTO – La caduta nel warm up e il brutto infortunio tolgono dai giochi Jorge e costringono a una vena di tristezza Casey nel giorno del trionfo. “Non volevo vincere così” dice Stoner e c’è da credergli, è l’unico pilota a essere andato al medical center ad accertarsi delle condizione dell’avversario. Lorenzo non riuscirà a tornare in pista in tempo per Sepang, forse sarà a Valencia. In bocca al lupo!

IL CATTIVO – Partono in pochi, arrivano in meno. Ci sono più punti che piloti a disposizione, la classifica finale assomiglia a un bollettino di guerra, lo schieramento di partenza a una gara clandestina. Il prossimo anno arrivano le CRT a fare numero, speriamo non solo quello.

I piloti della MotoGP non li prende più sul serio nessuno, neanche quando hanno tutte le ragioni per arrabbiarsi. La pista è un groviera e loro si lamentano, sembra li stiano anche ad ascoltare: si riasfalta tutto. Peccato che i lavori inizieranno a fine 2012, un contentino che sa tanto di presa in giro.

LA DELUSIONE – Un quinto posto si poteva tranquillamente fare domenica, ma Valentino finisce nella ghiaia. È la seconda volta consecutiva. La moto non si adatterà al campionissimo, si farà sviluppo in gara, ma qualcosa in più in qualifica è lecito aspettarselo, soprattutto quando davanti ci sono tutti e dietro solo i debuttanti della prima o della seconda ora.

LA SORPRESA - A De Angelis Phillip Island piace. Punto. Ci vince anche quest’anno per la seconda volta consecutiva, ma nel resto della stagione zoppica. Il prossimo anno cambierà team, speriamo che riesca ad aumentare il numero delle sue piste preferite.

Marco Simoncelli e Andrea DoviziosoIL SORPASSO – Ci pensa la premiata ditta Simoncelli-Dovizioso a prevenire il sonno nell’alba italiana. Questa volta è Marco ad avere la meglio, all’ultimo giro. Se si vuole guardare alla quantità chiedere in Moto2: Marquez da ultimo a terzo, fate voi il conto di quanti ne ha passati.

L’ERRORE  - La voglia di strafare gioca brutti scherzi a Marquez, che centra nelle libere a turno concluso Wilairot. Lo spagnolo fa finta di non vedere la bandiera e tira come all’ultimo secondo delle qualifiche. La buona sorte ci mette una pezza e il thailandese se la cava con solo qualche botta, ma ha rischiato ben altro. Il minuto di penalizzazione al tempo delle qualifiche per Marc sembra solo un buffetto, a pensar male viene voglia di andare a vedere la nazionalità sul passaporto.

LA CONFERMA – Gara anomala, vero, senza le Yamaha ufficiali, ma la Honda mette i suoi 4 piloti davanti a tutti. Senza Stoner non avrebbe vinto il titolo, dice la classifica, ma il campionato costruttori è più che mai meritato.

LA CURIOSITA’ – Cortese porta bene all’Italia, saranno le sue origini. A Brno vittoria del tedesco calabrese con doppio podio di Dovizioso e Simoncelli e successo di Iannone. A Phillip Island, Sandro di riconferma e anche i due italiani in MotoGP, primo posto anche questa volta in Moto2, con De Angelis.

IO L’AVEVO DETTO – Damian Cudlin: “ho imparato molto dalla scorsa gara in MotoGP, farò bene in una pista che conosco”. Per la cronaca, dopo una brutta caduta non ha neanche preso parte alla gara.


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